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Madonna dello schiaffo (XIII - XIV sec.); Cattedrale di Sant'Eusebio (XVI - XVIII sec.) a Vercelli. Piemonte, Italia.

Questo titolo si deve alla macchia di colore bruno che segna la guancia sinistra della Vergine e la fronte del Bambino; secondo la tradizione, che risale al 1600, sarebbe conseguenza di uno schiaffo dato alla statua da un certo Raroto, un popolano col vizio del gioco, estremamente adirato per aver perso una grossa somma di denaro. L’opera - che risale alla fine del XIII o dell'inizio del XIV secolo - è considerata un frammento dell'antico pergamo di S. Eusebio, andato distrutto e disperso nell'abbattimento dell'antica basilica a partire dal 1570. Secondo M. A. Cusano la statua marmorea si trovava in origine sulla facciata del pergamo stesso, fra le figure di S. Eusebio e del Beato Alberto, mentre sui lati erano raffigurati la Nascita di Gesù, l'Adorazione dei Re Magi e gli Evangelisti. Dopo la ricostruzione del coro e del presbiterio la statua venne riposta in uno scurolo della nuova cappella costruita sul fondo della navata sinistra, dove rimase fino all'epidemia di peste che investì la città di Vercelli nel 1630, quando su intercessione del canonico Francesco Gerolamo Cagnola, il vescovo Giacomo Goria la riespose ai devoti.

Fonte: catalogo.beniculturali.it/

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Uploaded on January 18, 2025
Taken on January 5, 2025