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Il borgo di Rosazza (Biella) è iscritto nella lista dei "Borghi più belli d'Italia". Alta Valle Cervo, Piemonte, Italia. Qui il Castello, dimora di Federico Rosazza Pistolet, realizzato da Giuseppe Maffei (1883-1899).

Il nome Rosazza ha origine da “RUA” (roggia), più specificatamente da “RUSASCIA” il torrente (che oggi si chiama Pragnetta), che scorre ai piedi del Borgo unitamente al Cervo. Alla confluenza dei due corsi d’acqua si trova il paese, inno ai due elementi costantemente abbinati: l’acqua e la pietra. Rosazza non è definibile come il “classico paese montano”, ma la sua bellezza, particolare ed unica nella Valle, è dovuta alla realizzazione di un singolare progetto architettonico del suo più illustre e visionario cittadino: Federico Rosazza Pistolet, il quale nella seconda metà dell’ 800 intervenne finanziando la costruzione di edifici ed infrastrutture. In queste opere si riscontrano numerosi elementi e simboli legati alla massoneria e all’occultismo, interessi che il filantropo e politico italiano condivideva con un suo grande amico, il pittore e architetto Giuseppe Maffei, originario di Graglia (altro piccolo comune in provincia di Biella), che fu elemento importantissimo per la realizzazione delle opere nel paese.

Il visitatore si trova dunque di fronte ad una architettura dal richiamo medioevale, a merlature guelfe, a finte rovine il tutto costantemente arricchito da simbologie esoteriche e dell’occulto. La simbologia massonica e l’esoterismo che permeano le vie e le piazze sono valse al piccolo comune biellese la nomea di “Comune più misterioso d’Italia“.

Rosazza, con le sue opere è anche la dimostrazione tangibile dl lavoro dei capaci scalpellini che si fecero apprezzare in Italia ed in tutto il mondo esportando non solo la materia prima (la sienite, estratta in loco), ma le loro capacità artistiche.

FEDERICO ROSAZZA PISTOLET Senatore del Regno (1813-1899), filantropo, Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese, laureato in giurisprudenza, strinse amicizia con Giuseppe Mazzini che lo portò ad aderire alla Giovine Italia. Con la costruzione di varie opere contribuì allo sviluppo economico dell’area montana.

Fonte: borghipiubelliditalia.it/

 

La costruzione del castello fu avviata nel 1883 con l'innalzamento della torre guelfa e della palazzina sottostante, poi ampliata in due successive fasi, ed ebbe termine nel 1899, anno della morte di Federico, con il completamento della grande galleria dove il nobile intendeva esporre i suoi dipinti. L'edificio fu progettato da Giuseppe Maffei sfruttando il tema dell'estetica della rovina: false murature sbrecciate trattate con acido nitrico, finti colonnati ed architravi, allo scopo di richiamare gli antichi templi di Paestum e chiari riferimenti esoterici alla massoneria. L'arco di accesso al castello riproduce quello della città di Volterra; qui campeggiano le teste di tre valligiane con una stella a cinque punte tra i capelli. Altre false rovine di Paestum ed uno dei due orsi scolpiti in pietra locale, collocati intorno al laghetto del giardino, furono portati via da una piena del torrente Pragnetta nel maggio 1916; i resti sono oggi conservati presso la fontana della Valligiana nel parco comunale. Fonte: Wikipedia

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Uploaded on March 12, 2024
Taken on February 18, 2024