Cetoniella (Oxythyrea funesta) su Cumino dei prati (Carum carvi). Giardino di Mercurago. Arona (NO), Piemonte, Italia.
Il nome del genere Oxythyrea deriva dal greco oxýs (= pungente) e thyreós (=scudo), in riferimento alla presenza di peletti che rivestono il suo corpo. Invece, il nome che definisce la specie, funesta, deriva dal latino funestus (= funereo, lugubre) in riferimento alla sua colorazione nera[1]. Seppur spesso nota anche col nome volgare di cetonia funesta, in realtà non risulta strettamente imparentata con le cetonie, appartenendo anche ad una diversa sottotribù (Leucocelina). Fonte: inaturalist.nz/taxa/68328-Oxythyrea-funesta
Cetoniella (Oxythyrea funesta) su Cumino dei prati (Carum carvi). Giardino di Mercurago. Arona (NO), Piemonte, Italia.
Il nome del genere Oxythyrea deriva dal greco oxýs (= pungente) e thyreós (=scudo), in riferimento alla presenza di peletti che rivestono il suo corpo. Invece, il nome che definisce la specie, funesta, deriva dal latino funestus (= funereo, lugubre) in riferimento alla sua colorazione nera[1]. Seppur spesso nota anche col nome volgare di cetonia funesta, in realtà non risulta strettamente imparentata con le cetonie, appartenendo anche ad una diversa sottotribù (Leucocelina). Fonte: inaturalist.nz/taxa/68328-Oxythyrea-funesta