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Per Zelinda e tutte le altre donne partigiane

Zelinda Resca ( Lulù ), bolognese, iniziò giovanissima nel '43 la sua attività antifascista come staffetta, portando ordini e armi. Arrestata da un drappello di soldati tedeschi fu torturata, ma riuscì a ingoiare i 5 fogli di ordini che portava con sé.

Dopo gli anni' 50 venne arrestata per presunti reati politici e mandata in un manicomio criminale. Fu rilasciata nel 1955, dopo che fu provata la sua innocenza.

Secondo la testimonianza di una Partigiana ancora vivente, la Resistenza non sarebbe stata possibile senza le donne. Donne staffette che portavano messaggi e armi, cuoche, infermiere, combattenti, donne che offrivano ospitalità. ..

Quando venivano catturate, e anche in seguito, erano considerate poco di buono perché operavano a fianco degli uomini, in ambiente maschile.

Quindi stupri e torture non erano considerati crimini di guerra.

Anche i Partigiani comunque erano considerati delinquenti comuni. C' era difficoltà a riconoscere la guerriglia, e chi veniva catturato doveva misurarsi con una Magistrature e leggi repressive ed apparati che erano ancora del Ventennio.

La Resistenza non si conclude con il 25 aprile, ma iniziò una vera e propria 'caccia alle streghe', un periodo repressivo, in cui molte persone furono arrestate per presunti reati politici, e i delitti avvenuti dopo il 25 aprile furono un pretesto per processare l'intera Resistenza.

I fascisti che avevano commesso gravi reati vennero invece graziati da un'amnistia e poterono riprendere la loro vita accolti dall 'opinione pubblica.

Lo stesso Fascismo non fu percepito da molti nella sua reale violenza e non ci fu spesso una riflessione sui suoi crimini, anche coloniali, e leggi razziali

 

Per avere notizie sulla vita di Zelinda Resca ( io ho sentito una testimonianza alla Tv), si può leggere su internet :

' In piaza in braghein a' in soun mai ande' '

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Uploaded on April 25, 2023
Taken on April 24, 2023