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penso che un sogno così non ritorni mai più [ ultima ]

L’indifferenza delle Ore .

 

Nuotano senza fretta nella liquidità di questa sera al limitare.

 

Silloge di nubi pensose, abbarbicano il frumento sulle piane dove spicca l’oriente .

 

Giù ricade la fuliggine del giorno. E il mio giorno .

 

Dovrò nascondere gli occhi dalla luce che piomba tra le tese dita,

 

ora che fere bruna e brilla i mobili velari .

 

( Ma dunque, esisto ! )

 

Getto il mio obolo tinniente oltre il croceo svanire

 

del giorno illimitato. E getto quattro

 

versi di tempesta alla mia ansietà oceanica.

 

Elice annaspa e un fiammifero

 

d’astri dimostra il Cigno : penso al mio

 

Ovidio, all’uomo, alle stelle che muoiono

 

cadendo, alla bava delle rondini

 

che fortifica i nidi sulle rovine

 

romane, all’autunno che dilava

 

l’arsura costretta nelle foglie d’acero.

 

All’eternità bugiarda. E penso al mio

 

sogno bugiardo.

 

penso che un sogno così non ritorni mai più

 

M

 

# 342 explorer

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Uploaded on September 8, 2009
Taken on January 1, 2002