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È la primavera che dirocca sui capitoli del vento le rubiconde foglie: è il tempo del

 

lampeggio di magnolia e un volare, disperso, bioccolo di nube.

 

Sulle cimase muore l’oro del sole: s’annida in fili di perle tra i penduli rami dei tigli.

 

E tu sorridi al vespertino, all’amore che stravolge: ti saprà dire ancora una bugia; alle

 

promesse dei sogni: Le odi, tu?

 

guizzano le rondini sul disfarsi della sera, è uno schianto di voci

 

e di trame invisibili.

 

S’impiglia il fiocco della vita e s’incollana in ore e in anni.

 

Non so rassegnarmi. È tutto qui. Guardare la tua vita su questo ondeggio di tempo

 

che dilegua come uno sciare di spuma nel mare. Dispare.

 

Non so rassegnarmi.

 

 

A mia madre (quant'eri bella)

M

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Uploaded on July 10, 2008
Taken on July 10, 2008