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Dice che i sogni et la giovinezza sono come le nubi: passeggeri; et come il vento che brucia nel sole, se ne gode il canto sol che già fuggito!

Un vento, e sui palmizi il brulichio

 

dei tuoi capelli, eterei, nel morente

 

giorno d’un balenio

 

di oro. C’é un viavai nuvolo; impiglia

 

forse una stella questa plaga muta,

 

ultima a noi del giorno rimanente.

 

 

Oltre le mobili

 

bioccole nubi, spegnersi nel lento

 

Occaso, guardo il mio stormir di sogno :

 

passato è ogni fermento.

 

 

Resta un tintinno, appena,

 

chiuso nel canto

 

dell’eco ed un tentar folle di dita.

 

E quest’alido groppo di rimpianto

 

A Sari

M

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Uploaded on May 6, 2008
Taken on May 6, 2008