enricoparavani
Pensieri
Un tramonto non ce l’ho stasera ma ho un tramonto della società civile che pensa.
Sono giornate pesanti per chi vive ai margini, retate a Milano, morti per scappare alle retate a roma, attacchi alle ong che da sempre si sostituiscono ad uno Stato “distratto”, Ministri che rincorrono il populismo con decreti che puzzano di ventennio e in mezzo loro, persone, si persone che da che mondo è mondo, cercano un posto dove coltivare la speranza di una vita migliore scappando da un posto dove la speranza è stata uccisa dagli stessi paesi che adesso vorrebbero respingerli, cacciarli, aiutarli in casa loro (dopo averne saccheggiato ogni tipo di risorsa).
Brutta cosa il pensiero, ci costringe a trovare soluzioni e non scorciatoie comode, certo sarebbe molto più semplice portare tutti nei centri di accoglienza libici, veri e propri lager, oppure fermarli e riportarli nelle terre di provenienza, magari dove è in corso una guerra tra fazioni, che non è propriamente guerra ma fa più morti che un conflitto.
Sarebbe tutto più semplice se non ci si mettesse di mezzo il maledetto pensiero, quello stesso pensiero che ha partorito la Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo, che recita:
"Articolo 13
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese."
Ma le scorciatoie della paura e dell’opportunismo spesso hanno la meglio, soprattutto in politica dove da sempre i numeri contano e i numeri sono voti.
Ecco il tramonto oggi è quest’immagine, con tanto di pensieri più o meno positivi, ma pur sempre “pensieri”!
Pensieri
Un tramonto non ce l’ho stasera ma ho un tramonto della società civile che pensa.
Sono giornate pesanti per chi vive ai margini, retate a Milano, morti per scappare alle retate a roma, attacchi alle ong che da sempre si sostituiscono ad uno Stato “distratto”, Ministri che rincorrono il populismo con decreti che puzzano di ventennio e in mezzo loro, persone, si persone che da che mondo è mondo, cercano un posto dove coltivare la speranza di una vita migliore scappando da un posto dove la speranza è stata uccisa dagli stessi paesi che adesso vorrebbero respingerli, cacciarli, aiutarli in casa loro (dopo averne saccheggiato ogni tipo di risorsa).
Brutta cosa il pensiero, ci costringe a trovare soluzioni e non scorciatoie comode, certo sarebbe molto più semplice portare tutti nei centri di accoglienza libici, veri e propri lager, oppure fermarli e riportarli nelle terre di provenienza, magari dove è in corso una guerra tra fazioni, che non è propriamente guerra ma fa più morti che un conflitto.
Sarebbe tutto più semplice se non ci si mettesse di mezzo il maledetto pensiero, quello stesso pensiero che ha partorito la Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo, che recita:
"Articolo 13
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese."
Ma le scorciatoie della paura e dell’opportunismo spesso hanno la meglio, soprattutto in politica dove da sempre i numeri contano e i numeri sono voti.
Ecco il tramonto oggi è quest’immagine, con tanto di pensieri più o meno positivi, ma pur sempre “pensieri”!