olivo.scibelli
Santa Maria degli Angeli alle Croci_20170111 (13)
La Chiesa e il convento furono edificati nel 1581, dai frati Minori Osservanti con i fondi della raccolta delle elemosine e con l’aiuto delle famiglie nobili di Napoli, purché sorgesse un convento francescano, sulla collina fuori porta San Gennaro. Nel 1639 iniziarono i lavori di ampliamento sia del convento che della Chiesa, nella forma che oggi si può vedere, sotto la direzione dell’ingegnere Cosimo Fanzago. I frati per meditare la passione di Gesù, avevano impiantato croci sulla strada di accesso della Chiesa, queste croci poi furono eliminate durante la regolarizzazione del piano stradale e per la costruzione, della scala, mentre l’ultima parte fu tolta per la realizzazione dell’Orto Botanico. Entrando dalla scala principale, si arriva in un ampio atrio, dove c’era l’accesso ai due blocchi conventuali. Nell’attuale sede della Facoltà di Veterinaria, si parla che al proprio interno ci fosse un lanificio. Entrando in Chiesa, si notano due bellissime acquasantiere e il pulpito, in marmo molto elaborato, questo vale anche per l’altare maggiore, dove è posizionata la statua della Madonna con gli Angeli costruita in legno. Sotto l’altare maggiore c’è uno splendido bassorilievo in marmo del Cristo deposto sul fianco destro. Entrando in sacrestia si nota alle spalle dell’altare: una pavimentazione lastricata di lapidi mortuarie, un tabernacolo sempre in marmo per la custodia dell’olio santo, una fontana o meglio un lavabo di marmo bianco, che raffigura la Madonna col Bambino e di San Francesco. Sempre dietro alla Sacrestia incassata in una parete la raffigurazione del Padre Eterno. Non mi è stato possibile completare il servizio fotografico, perché non era visitabile l’ipogeo.
“I cenni storici sono stati presi dal libro a cura della prof. Maria Rosario La Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci in Napoli”
Santa Maria degli Angeli alle Croci_20170111 (13)
La Chiesa e il convento furono edificati nel 1581, dai frati Minori Osservanti con i fondi della raccolta delle elemosine e con l’aiuto delle famiglie nobili di Napoli, purché sorgesse un convento francescano, sulla collina fuori porta San Gennaro. Nel 1639 iniziarono i lavori di ampliamento sia del convento che della Chiesa, nella forma che oggi si può vedere, sotto la direzione dell’ingegnere Cosimo Fanzago. I frati per meditare la passione di Gesù, avevano impiantato croci sulla strada di accesso della Chiesa, queste croci poi furono eliminate durante la regolarizzazione del piano stradale e per la costruzione, della scala, mentre l’ultima parte fu tolta per la realizzazione dell’Orto Botanico. Entrando dalla scala principale, si arriva in un ampio atrio, dove c’era l’accesso ai due blocchi conventuali. Nell’attuale sede della Facoltà di Veterinaria, si parla che al proprio interno ci fosse un lanificio. Entrando in Chiesa, si notano due bellissime acquasantiere e il pulpito, in marmo molto elaborato, questo vale anche per l’altare maggiore, dove è posizionata la statua della Madonna con gli Angeli costruita in legno. Sotto l’altare maggiore c’è uno splendido bassorilievo in marmo del Cristo deposto sul fianco destro. Entrando in sacrestia si nota alle spalle dell’altare: una pavimentazione lastricata di lapidi mortuarie, un tabernacolo sempre in marmo per la custodia dell’olio santo, una fontana o meglio un lavabo di marmo bianco, che raffigura la Madonna col Bambino e di San Francesco. Sempre dietro alla Sacrestia incassata in una parete la raffigurazione del Padre Eterno. Non mi è stato possibile completare il servizio fotografico, perché non era visitabile l’ipogeo.
“I cenni storici sono stati presi dal libro a cura della prof. Maria Rosario La Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci in Napoli”