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Mary

Stamattina dovevo mettere delle ciappe ad un cappotto e mi hanno indirizzata da Regina ad Antignano dentro ad un palazzo.

E il palazzo era esattamente quello in cui a 22 anni per l'ultima volta entrai il giorno prima di sostenere all'università l'esame di inglese 2. Un brutto esame che avevo già ripetuto e mi stava facendo prendere la decisione di cambiare facoltà. Mio padre si industriò e mi trovó una madrelingua inglese, Mary.

Mary abitava in quel palazzo vecchio fatto di più scale con un cortile pieno di gatti (all'epoca pazzesco a dirsi ne avevo paura anzi terrore).Un odore di muffa si diffondeva dalle scale nella casa della madrelingua che viveva da sola, arrangiata in un paio di stanze. Ci sedevamo in cucina e lei mi faceva il tè, parlavamo in inglese tutto il tempo oppure in dialetto napoletano perché lei l'italiano non lo conosceva. Lei passava direttamente dall'inglese al napoletano: "are you hungry" diventava "ma tien famm?"

Do you like a tea? O' vuo nu tea?

Giuro era sempre così. Me ne andavo da casa sua sempre ridendo perché Mary era pazzesca.

E pure l'ultimo giorno me ne andai ridendo e lei mi disse tomorrow you sfondi

E infatti sfondai e la mia carriera universitaria voló e mi laureai con ottimi voti e il caso volle che chiesi la tesi con la docente di inglese 2 che mi propose una collaborazione per un po' all'università dove l'aiutavo a tenere l'organizzazione di un gruppo di scrittirici femministe (feci una bella tesi sulla scrittura femminista)

Ebbene oggi entrando là dentro sono stata catapultata nel passato: l'odore di muffa, i gatti che mi venivano incontro, le scale buie e malandate.

Il signore delle ciappe mi ha guardata e mi ha chiesto signora ma avete visto un fantasma?

Io: si.

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Uploaded on December 1, 2023