Marco MCMLXXVI
Pizzo Giezza
The summit of pizzoGiezza, 2.658m.
The skyline of the giants of the Pennine Alps range fulfill the view toward NW, from the left, Monte Rosa, Pizzo Andolla (Portjengrat), Weissmies, Lagginhorn and Fletchhorn.
La cima del Pizzo Giezza, in alta Val Bognanco.
La vista verso NW abbraccia i giganti delle Alpi Pennine, Monte Rosa, Pizzo Andolla (Portjengrat), Weissmies, Lagginhorn e Fletchhorn.Più in basso, a destra, è visibile la lunga dorale che termina al Pizzo Pioltone.
Per gli amici italiani che volessero farsi un giro quassù, consiglio di avventurarsi solo con il bel tempo. Non ci sono sentieri, ma solo pochi ometti e segni di vernice a indicare con discontinuità il percorso.
Io mi sono avvicinato ai pendii finali dall'Alpe Variola superiore, puntando alla montagna attraverso i pendii erbosi a Sud dei laghi di Variola. La via più facile alla cima principale è segnalata con ometti e segni di vernice, e percorre gli sfasciumi del circo compreso tra la cima principale e l'anticima Sud, con pendenze davvero notevoli nel tratto finale.
In salita, provenendo dall’Alpe e non trovando indicazioni, mi sono mosso d’intuito, tenendomi a ridosso della crest NE (versante dei laghi), dove il terreno è più stabile ma occorre usare le mani per scavalcare qualche roccetta in prossimità della cima.In discesa ho invece seguito il percorso segnalato, ripido e non molto stabile, ma che non richiede passaggi di arrampicata.
Il circo finale tra la vetta e l'anticima è raggiungibile anche dal lago Paione inferiore, ma con percorso mal segnalato (almeno dalle relazioni che ho trovato in rete). Il tragitto che ho scelto io è lungo, 15km circa di sviluppo, con numerosi “Sali-scendi”, ma è ben tracciato fino all’Alpe Variola e, con bel tempo, è più intuitivo.
Pizzo Giezza
The summit of pizzoGiezza, 2.658m.
The skyline of the giants of the Pennine Alps range fulfill the view toward NW, from the left, Monte Rosa, Pizzo Andolla (Portjengrat), Weissmies, Lagginhorn and Fletchhorn.
La cima del Pizzo Giezza, in alta Val Bognanco.
La vista verso NW abbraccia i giganti delle Alpi Pennine, Monte Rosa, Pizzo Andolla (Portjengrat), Weissmies, Lagginhorn e Fletchhorn.Più in basso, a destra, è visibile la lunga dorale che termina al Pizzo Pioltone.
Per gli amici italiani che volessero farsi un giro quassù, consiglio di avventurarsi solo con il bel tempo. Non ci sono sentieri, ma solo pochi ometti e segni di vernice a indicare con discontinuità il percorso.
Io mi sono avvicinato ai pendii finali dall'Alpe Variola superiore, puntando alla montagna attraverso i pendii erbosi a Sud dei laghi di Variola. La via più facile alla cima principale è segnalata con ometti e segni di vernice, e percorre gli sfasciumi del circo compreso tra la cima principale e l'anticima Sud, con pendenze davvero notevoli nel tratto finale.
In salita, provenendo dall’Alpe e non trovando indicazioni, mi sono mosso d’intuito, tenendomi a ridosso della crest NE (versante dei laghi), dove il terreno è più stabile ma occorre usare le mani per scavalcare qualche roccetta in prossimità della cima.In discesa ho invece seguito il percorso segnalato, ripido e non molto stabile, ma che non richiede passaggi di arrampicata.
Il circo finale tra la vetta e l'anticima è raggiungibile anche dal lago Paione inferiore, ma con percorso mal segnalato (almeno dalle relazioni che ho trovato in rete). Il tragitto che ho scelto io è lungo, 15km circa di sviluppo, con numerosi “Sali-scendi”, ma è ben tracciato fino all’Alpe Variola e, con bel tempo, è più intuitivo.