Museo del Louvre
L'attuale Palazzo del Louvre è il risultato di una serie di costruzioni realizzate nel corso degli ultimi 800 anni. Ci sono vari ipotesi sul nome del museo e la più conosciuta fa coincidere il termine louvre dal latino lupara, cioè "luogo abitato dai lupi".
Come per altre dimore reali dell'epoca anche il Louvre fu modificato nel tempo con agginta di altre struttura architettoniche. Nel 1594 Re Enrico IV, ad esempio, fece unire il Palazzo del Louvre con il Palazzo delle Tuileries. Questo grande progetto richiese la costruzione della Grande Galerie che unì quindi il Pavillon de Flore all'estremità meridionale del complesso con il Pavillon de Marsan che si trova invece a quella settentrionale.
Sotto i regni di Luigi XIII e Luigi XIV, quadruplicò le dimensioni dell'antico cortile interno. I lavori si interruppero quando Luigi XIV scelse Versailles come propria residenza. Il Louvre rimase così immutato fino al XVIII secolo quando, su iniziativa di Luigi XV iniziò la sua trasformazione in museo. I lavori tuttavia non procedettero molto fino alla Rivoluzione francese.
Oggi, la prima cosa che si nota prima di accedere al Louvre, nel cortile centrale del museo, è la Piramide Louvre, inaugurata nel 1989, che funge da entrata principale del museo stesso. Si tratta di una piramide di vetro disegnata da Ieoh Ming Pei e il cui progetto è stato firmato e approvato dall'ingegnere Peter Rice.
Dal mio punto di vista antiestetica e non consone alla bellezza del museo “la piramide è stata oggetto di feroci critiche ed è stata approvata perché compresa nel più ampio progetto di Pei” è quanto pubblicato su Wikipendia.
In origine la piramide era l'unico accesso al museo, è causo all'epoca non pochi disagi l'ingresso del museo. Per ovviare tale problema vennero successivamente, e quindi modificando il progetto originale, aperti ingressi secondari posteriormente, lateralmente e anteriormente, affinché le code fossero più scorrevoli.
A parte la piramide solo la visita di una stanza dell'immenso museo vale il viaggio a Parigi.