Ossero
Durante i miei viaggi su due ruote, ma anche su quattro ruote, ho visitato luoghi ameni ubicati nei vari paesaggi europei e ho avuto modo di vedere città incantevoli.
Con sorpresa spesso mi sono accorto che i Romani erano in quei luoghi prima di me e soprattutto
aveva lasciato traccia indelebile nella architettura e viabilità locali. Conferma di ciò la ho avuta anche durante il recente viaggio in Croazia sull'isola di Losinj (Lussino).
Oggi Losinj e Cres (Cherso) sono collegate tra loro da un piccolo ponte. In tempi remoti a dividere le due isole che un tempo formavano una unica entità ci hanno pensato i Romani. Dividendo in due la grande isola hanno agevolato la navigazione accorciando il percorso che abitualmente le navi dovevano fare e cioè la circumnavigazione di tutta l'isola.
Con questo sistema i tempi si sono dimezzati e il commercio nonché gli affari ne hanno giovato. Siamo nel 2014 e quanto fatto a suo tempo dai Romani esiste ancora, e non solo, ma funzione pure!
La città che ha prosperato accanto al ponte è Osor (Ossero) che ha vissuto alti e bassi sino ai nostri giorni. Nel Medioevo ha vissuto l'epopea più importante tanto che era il nucleo abitativo principale di tutta l'isola. Purtroppo tra epidemie di malaria ed incursioni saracene a poco a poco passò in secondo piano rispetto alla città di Cherso.
Oggi, a parte l'istmo che collega il Quarnero al Quarnerolo, troviamo i resti della basilica (sede episcopale nel VI secolo), opere di artisti come Orsini che hanno realizzato importanti edifici ancora in essere, e reperti archeologici a noi prevenuti e conservati presso il locale museo.
Ossero è oggi un piccolo, ma grazioso, borgo dove troviamo concentrati passato e presente dove oltre ad ammirare le antiche vestigia possiamo godere, durante le "Serate Musicali di Ossero" (Osorske glazbene večeri), di ottima musica.
Alla musica sono, inoltre, dedicate le sculture disseminate qui e la dell'artista Ivan Meštrović. Passeggiando per le piccole ed intricate viuzze si incontrano piccoli atelier artistici, la scuola di musica e seguendo “olfattivamente “ i profumi di spezie provenienti dai vari locali anche piccoli ristoranti dove gustare del buon pesce.
Non si può lasciare Ossero se non prima di aver vissuto in prima persona l'apertura e la chiusura, rigorosamente a mano, del ponte del canale della Cavanella. A parte l'attesa e la coda, che si forma al di qua e al di la del ponte, tutta la procedura è uno spettacolo. Questo avviene per consentire il passaggio delle imbarcazioni.
Mentre si rimane in attesa del passaggio obbligato dei natanti si potrà notare che il flusso di mare che passa sotto il ponte cambierà di volta in volta la direzione creando un effetto ottico molto suggestivo. Esso è determinato dal fatto fisico che una volta oltrepassato l'istmo verso le terra ferma ad un certo punto, non trovando altri sbocchi, ritorna indietro verso il mare aperto.