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pensiero stupendo

Aveva fatto e disfatto la valigia mille volte.

Troppa roba, doveva alleggerire. Il magliocino? ma no...e se faceva freddo la notte?

Le scarpe aperte, quelle da ginnastica, gli scarponcini...uffa.

Troppi pantaloni e troppe magliette...afferrò quella verde e si fermò.

L'indossava l'ultima volta che si erano visti. La portò al viso cercando ancora il suo odore. Sentì quel fremito dentro che conosceva così bene.

Lo rivide come se fosse lì davanti a lei e istintivamente sorrise.

Quella sensazione di caldo e freddo insieme, l'ansia dell'attesa, la paura mescolata ad una felicità infinita quella che ti copre e ti affonda dentro facendoti sentire inerme, senza forza, solo sangue che pulsa e pelle che arde.

Lo voleva accanto adesso, subito. Non poteva aspettare ancora. Il tempo sembrava essersi fermato. Quanto mancava ancora...diomio...quanto mancava ancora...

Il ricordo del suo abbraccio la stordì, i suoi occhi che la seguivano, la carezzavano, le parlavano...dove sei....dove sei...

Quanto mancava ancora...si riscosse.

Baciò la maglietta verde e si sentì una bambina stupida ma felice. Quella l'avrebbe portata.

Ma sarebbe andata via anche così com'era. Che importanza aveva tutto il resto?

Finalmente ora dopo ora, per tante ore, per lunghi giorni, insieme.

E poi?

Poi ci avrebbe pensato.

Chiuse la valigia e mise il lucchetto.

Era pronta.

Da tempo era pronta...

 

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Uploaded on August 4, 2014
Taken on September 20, 2013