Mara Brioni è una fotografa dalla fantasia sfrenata, di piglio ironico e brillante, che irride di continuo e di continuo gioca sul paradosso. C’è stata una fase oscura, incentrata sul corpo e sul sangue in una chiave quasi da film dell’orrore, secondo moduli espressivi che fanno pensare a certa cinematografia giappone… Read more

Mara Brioni è una fotografa dalla fantasia sfrenata, di piglio ironico e brillante, che irride di continuo e di continuo gioca sul paradosso. C’è stata una fase oscura, incentrata sul corpo e sul sangue in una chiave quasi da film dell’orrore, secondo moduli espressivi che fanno pensare a certa cinematografia giapponese recentemente approdata in Italia. Un aspetto noir, questo, che era stato ben compreso dai redattori della Mondadori, quando, nel 2007, pubblicarono una sua immagina per illustrare la copertina di un’antologia di racconti noir, thriller e horror nella Piccola Biblioteca Oscar Mondadori (Anime nere, a cura di Alan D. Altieri). In parallelo, però, quell’aria cupa e intrisa di inquietudini si è stemperata in altre serie di fotografie, lasciando spazio a un estro ludico eccitato. Il motivo conduttore è di matrice surreale: gli oggetti e le figure, variamente combinati e assemblati, assumono sembianze e funzioni nuove, una vita fuori dal consueto. Un semplice borsone di pelle da cui sbuca un braccio con la mano chiusa a pugno, in mezzo a un prati verde, diventa una buffissima chiocciola. Oppure, il medesimo borsone, ripreso in una vista ortogonale, con un paio di braccia e di gambe che sbucano da dietro, si trasforma in un umanoide spiaccicato al suolo, caduto da un’altezza vertiginosa. Da questi semplici esempi, che da soli certo non esauriscono la casistica dei temi abbracciati dalla sua ricerca, risulta chiara la presenza di una forte componente performativa: Mara è ideatrice e attrice in prima persona dei suoi scatti. Il suo corpo diventa lo strumento per visualizzare, con l’ausilio degli accessori più vari, una certa idea visiva.

Non vorrei esagerare con i complimenti, anche se è difficile non farlo con Violator3. Dietro ogni sua foto c'è quella ricerca del dettaglio, della perfezione che mi lascia ogni volta sbalordito. Il suo stream è uno dei pochi che seguo per il semplice gusto di guardare qualcosa di bello, come se fosse una perenne mostr… Read more

Non vorrei esagerare con i complimenti, anche se è difficile non farlo con Violator3. Dietro ogni sua foto c'è quella ricerca del dettaglio, della perfezione che mi lascia ogni volta sbalordito. Il suo stream è uno dei pochi che seguo per il semplice gusto di guardare qualcosa di bello, come se fosse una perenne mostra fotografica in perenne crescita. ...è così brava che sarei quasi disposto a posare per lei! AH! Insomma, come diceva la canzone... You're simply the best

mara e' un genio... e ha un sacco di qualita' che difficilmente si trovano in un'unica persona: fantasia, ingegno, tecnica, ironia, bellezza (che conta anche lei...visti i suoi fantastici autoritratti)....ogni sua foto e' quindi unica e irripetibile...ogni sua immagine e' un racconto visivo piu' forte di mille parole.… Read more

mara e' un genio... e ha un sacco di qualita' che difficilmente si trovano in un'unica persona: fantasia, ingegno, tecnica, ironia, bellezza (che conta anche lei...visti i suoi fantastici autoritratti)....ogni sua foto e' quindi unica e irripetibile...ogni sua immagine e' un racconto visivo piu' forte di mille parole... brava!...:-)

In questo momento Mara è l'unica fotografa che seguo su flickr che mi lascia costantemente senza parole. Non parlo solo di competenza tecnica, di originalità, creatività o profondità. Mara mi lascia senza parole perché oltre ad essere competente originale creativa e profonda è pure tremendamente divertente ironica e su… Read more

In questo momento Mara è l'unica fotografa che seguo su flickr che mi lascia costantemente senza parole. Non parlo solo di competenza tecnica, di originalità, creatività o profondità. Mara mi lascia senza parole perché oltre ad essere competente originale creativa e profonda è pure tremendamente divertente ironica e surreale. Al cospetto delle sue foto rimango basito ed esterefatto e, appunto, senza parole. In mezzo al mare magnum dell'autoreferenzialità che sembra attraversare flickr al di là di qualunque confine culturale le foto di Mara sono un esempio di come l'autoritratto non sia solo un masturbatorio parlarsi/fotografarsi addosso, ma sia soprattutto la base di partenza per un viaggio in cui tutti sono invitati, in cui la fotografa, la persona ritratta, sono strumenti per illuminare la visione dello spettatore. For the non-italian speaking: she rocks! Ain't thats enough? Go see her stream!