Il poeta viveva in campagna, tra i campi e i boschi, ma, ogni mattina, si recava nella grande città, lontana alcune leghe, al di là delle colline, nel blu.

E, ogni sera, tornava al villaggio.

E, nel rosso del crepuscolo, i bambini, gli uomini, le donne si univano a lui per ascoltare mentre raccontava loro tutte le cose meravigliose ch'egli aveva visto durante il giorno, nei boschi, sulle rive di un lago, sui fianchi delle colline.

Ed egli raccontava loro come i piccoli fauni bruni venivano a spiarlo nel cuore della foresta, tra le foglie verdi.

Ed egli raccontava loro come le Nereidi dai lunghi capelli d'alghe emergevano dal lago di cristallo e cantavano per lui solo, sulle loro arpe di scaglie.

Ed egli raccontava loro come, sulla cima delle colline, un grande centauro ridendo galoppava, avvolto in una nube di polvere.

In breve, egli si diffondeva per loro in racconti meravigliosi sulle cose stupefacenti che il suo spirito aveva creato, perchè egli era pieno di bei sogni.

Ma un giorno, ritornando dalla grande città, il poeta vide realmente nella foresta dei piccoli fauni bruni che lo spiavano dalle foglie verdi. E quando si avvicinò al lago, nereidi dai lunghi capelli d'alghe emersero realmente dal lago di cristallo e cantarono per lui sulle loro arpe di scaglie.

E quando raggiunse la cima della collina, un grande centauro si voltò verso di lui e, scoppiando in una risata fragorosa, s'allontanò al galoppo, in una nuvola di polvere.

Quando quella sera, nel villaggio, i bambini, gli uomini e le donne si unirono, com'era uso, attorno a lui per sentire i racconti sulle meravigliose cose che aveva visto durante il giorno, il poeta disse loro:

-non ho niente da raccontarvi, perchè oggi non ho visto niente!-

Per la prima volta nella sua vita, però, aveva visto realmente le cose che aveva sognato: ma per il poeta il sogno è l'unica realtà, e la realtà non è nulla.

 

Il poeta - Oscar Wilde

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