Sempre uguale, questa catena perpetua è sempre uguale.

Continua infinitesime volte. All'infinito. Poi d'un tratto cessa.

E ancora ricomincia, si perpetua. Ripropone se stessa in un'infinità di sfaccettature ed accezioni antitetiche, Ma non dissimili.

Ad uno stesso evento viene assegnato un significato ed anche il suo opposto.

Spesso le azioni degli uomini necessitano di legittimazioni e scusanti per salvarci da una realtà di follia.

L'eterno oblio è, così, solo dimenticato. Ma mi chiedo, vivere ogni giorno della propria esistenza come il più glorioso è sinonimo di paura o di libertà?

Si ama per irraggiungibilità e si odia per invidia?

Se tutto fosse così bianco e così nero!

Le nostre aspettative sarebbero univoche, non come queste poche parole digitali

destinate a ripetersi sempre uguali...

Tutto o Niente. E' così che la vedono. E' così che va vista

Per desiderio di riscatto o per necessità, per mancanza di alternativa?

L'unica verità è la propria.

Siamo granelli di sabbia in balia dei venti impietosi e dei mari incuranti. La nostra realtà è costruita di mattoncini liquidi in costante mescolio.

Siano essi castelli inespugnabili. Possano trovare la grandezza dell'irriducibilità in loro stessi senza che siano costretti ad ispirarsi ad alcun Zarathustra.