Nasco a Ferrara nel 1959....

Dieci anni dopo mio padre, forse stremato dalle mie insistenti richieste, mi regala una macchina fotografica.

Ricordo ancora quella macchinetta metallica: lucente come l'argento, un obiettivo più piccolo di una moneta da 10 Lire, poche semplici regolazionì, ma, alla stregua di una “scatola magica”, capace di regalare immagini fantastiche...

Da allora sostanzialmente non ho più smesso di fare fotografie...

Dopo il conseguimento della maturità, mi iscrivo alla Facoltà di Architettura di Venezia, città dove vivo sino al conseguimento della laurea nel 1985.

Nel periodo universitario frequento il corso di “Tecniche della comunicazione visiva” tenuto dal Prof. Italo Zannier massimo esperto italiano di storia e tecnica della fotografia.

Libero professionista a Ferrara nel campo dell'Architettura e dell'Urbanistica, da sempre coniugo la passione fotografica con il lavoro.

Nasco nel mondo della fotografia analogica, prevalentemente bianco/nero, e solo da qualche anno inizio a lavorare in “digitale”, intercalando le due tecniche.

LA FOTOGRAFIA è per me “dare un significato a ciò che vedo in 1/125 di secondo”.

Credo nel valore della storia e ritengo che qualsiasi fotografia lascia sistematicamente una traccia a cui riferirsi in futuro.

Prediligo l'aspetto compositivo dello “scatto” attribuendo a quest'ultimo almeno il 90% del valore dell'intero processo fotografico.

Sostanzialmente non è importante il mezzo, basta che mi permetta di fermare un'immagine.

 

la più vista

la pulce

 

immagini pubblicate su SIDE Magazine - maggio 2009

ho recuperato il primo numero di Side Magazine

 

immagine pubblicata sul quotidiano Il Resto del Carlino

Cronaca di Ferrara del 24.05.2009

il copilota

 

mostre fotografiche:

Sermide - giugno 2009 - mostra collettiva

invito alla mostra fotografica "il Po e il suo delta"

 

Tresigallo (FE) - luglio 2009

inaugurazione della Fiera giovedì 02.07.2009 ore 21.00

 

Voghiera (FE) - Febbraio-Aprile 2010

DOMENICA 28 FEBBRAIO ORE 10,30

la mostra è riproposta dal 12/06 al 10/07/2011

presso:

Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese

San Bartolomeo in Bosco (Fe)

via Imperiale n.265

www.mondoagricoloferrarese.it/index.html

 

Il catalogo della mostra "Segni sopra un foglio bianco" è disponibile qui:

www.blurb.com/bookstore/detail/1571072?ce=blurb_ew&ut...

  

Voghiera (FE) Reggia Estense di Belriguardo 16 Luglio 2010

serata tra amici...

 

MWphoto contest 2010 - Castellina Marittima (PI)

www.musicaw.net/

128 partecipanti con oltre 400 immagini

Opera Segnalata: "il fantasma dell'Opera"

il fantasma dell'Opera

 

Ferrara - Italia

Concorso Fotografico Balloons Festival 2010

546 partecipanti

Opera 3^ classificata "curiosità"

curioso....

 

Tresigallo (FE)

Scuola Elementare

pannelli decorativi con immagini tratte dalla mostra fotografica "Tresigallo, musica e architettura"

pannelli decorativi...

 

PASSIONE ITALIA

17 MARZO 2011 una giornata italiana

in occasione del 150^ anniversario dell'unità d'Italia

www.fiaf-net.it/passioneitalia/

Autore Selezionato

Catalogo Nazionale

17 Marzo 2011, una giornata italiana :-)

 

Concorso Fotografico di Pastena (FR) 2011

"LA DONNA: ieri, oggi e domani"

Opera segnalata "fammi uscire"

fammi uscire

 

Voghiera (FE) Centro Civico

17 Dicembre 2011 - 18 Marzo 2012

inaugurazione 17.12.2011 ore 16.00

 

tutte le mie immagini:

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  • JoinedDecember 2007
  • Occupationarchitetto
  • HometownFerrara
  • CountryItalia
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Photos of Paolo

Testimonials

Quando ho cominciato a frequentare flickr, mi sono più e più volte soffermato sulle immagini di Paolo Benetti. La prima volta, perché porta il cognome di un mio caro amico Tonino Benetti, grande fotografo di scena ( Il film "Mimì metallurgico...", per citarne uno )scomparso ormai da qualche anno. Poi, pian pianino, acc… Read more

Quando ho cominciato a frequentare flickr, mi sono più e più volte soffermato sulle immagini di Paolo Benetti. La prima volta, perché porta il cognome di un mio caro amico Tonino Benetti, grande fotografo di scena ( Il film "Mimì metallurgico...", per citarne uno )scomparso ormai da qualche anno. Poi, pian pianino, accogliendo dentro di me, le atmosfere che, con tanta delicatezza, Benetti regala. La qualità dell'immagine è sempre eccellente, una cura quasi maniacale della composizione, una conoscenza della prospettiva che intimidisce. Non è rigida, però, la fotografia di Paolo, anzi, ogni elemento, collocato perfettamente dentro quelle linee prospettiche, aiuta la visione e la lettura dei contenuti, dei significati. Mi piace la fotografia di Paolo e mi piace parimenti, la persona. Lo so che quello che ho scritto in questo testimonial è poca cosa, ma ho voluto semplicemente menifestare la mia ammirazione per il lavoro di Paolo Benetti, che spero di conoscere, quanto prima, personalmente. P.S. Oggi ho ripassato, diciamo così, la lezione. Ho sfogliato di nuovo, per l'ennesima volta, l'album di Paolo Benetti. Ho cercato di capire meglio quale sia il suo percorso fotografico. L' essere poliedrico di Paolo, ho scoperto, è una sorta di cortina fumogena che adopera per…umiltà. E così, si spazia dalla natura morta che sa di dadaismo, dal ritratto fotogiornalistico, al paesaggio romantico. Tutto fatto con cura e con passione, con sapienza. Ma…si rischia sempre di perdersi dentro percorsi che non raccontano esattamente l'essere de l'autore. Quella cortina che Paolo, artificiosamente, spande, distrae dal suo essere autore con un suo stile, con la sua cifra artistica. Eppure, a guardare bene, con l'attenzione dovuta per chiunque si cimenti in un qualche sforzo creativo e, in particolari modo, vieppiù dovuta, per coloro, che come Paolo, della fotografia, fanno non un diletto ma una ragione importante del proprio vivere, dicevo: a guardare bene, la sua cifra, il suo incanto, il suo linguaggio, quello, cioè, che ci restituisce l'intimo "essere" di Paolo, persona, fotografo, sono le sue "Prospettive", dove l'architettura ingloba l'umano e le sue cose. Dove ombre di passaggio in uno spazio perenne eppure sempre mutabile, lasciano il segno fuggevole dell'esistenza della luce. Siamo stati li, ce ne saranno altri, ce ne saranno stati altri, ma quelle prospettive sopravvivranno, anche solo come ricordo, a noi come sono sopravvissuti a loro e sopravvivranno agli altri. Una sorta di fermo immagine, dove ombre, più o meno consistenti, scivoleranno via in ragione del tempo. Paolo questo lo sa. Questo punto fermo de l'essere fotografo creativo di Paolo, riesce a procurare un'emozione profonda e un'invito al pensiero più riflessivo. Non vorrei che pensaste che la sua professione lo costringa a collocarsi proprio lì, sulle architetture, perché gli riesce più facile, perché è un territorio che conosce bene. No, non è così, Paolo vuole parlarci d'altro: di filosofia, usando le architetture e le "intrusioni" umane, per dirci di quanto fragili e caduchi noi siamo e, che resteremo, in qualche modo, solo attraverso le nostre opere, il nostro vivere con discrezione, dentro gli spazi, assaporandone il grande valore culturale che ci restituiscono e, dentro i quali, le nostre ombre, se ne saremo capaci, rimarranno impresse in maniera indelebile.

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September 30, 2012

Paolo Benetti è fotografo di tutto rispetto; non lo conosco personalmente, ma ho avuto modo di scoprirlo attraverso le figurazioni della sua terra, dei suoi abitanti e come di chi scrive dell’amata città di Ferrara. Preziosa testimonianza è il set “Ferrara provincia”, da cui si può ricavare uno spaccato storico della … Read more

Paolo Benetti è fotografo di tutto rispetto; non lo conosco personalmente, ma ho avuto modo di scoprirlo attraverso le figurazioni della sua terra, dei suoi abitanti e come di chi scrive dell’amata città di Ferrara. Preziosa testimonianza è il set “Ferrara provincia”, da cui si può ricavare uno spaccato storico della pianura ferrarese, dei centri cittadini e della città di Ferrara, chiamata città delle biciclette, città del silenzio, città della nebbia, città metafisica, e proprio da quest’ultima definizione traspare il linguaggio autentico di Paolo. Il grande fotografo Helmut Newton affermava, “Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l'arte della fotografia”. In questa citazione riassume la personalità comunicativa di Paolo Benetti, fatta di prospettive ricercatissime senza fronzoli, di bianchi e neri puliti e di particolari esaltati con maestria.

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September 13, 2008