In greco, il verbo φαντάζω (fantazo), da cui derivano parole come “fantasma” e “fantasia”, significa “mostrare” ma anche “ingannare”.

Quella che hai davanti ai tuoi occhi è una galleria di fantasie e suggestioni, di inganni visivi ed emozionali: immagini in cui è possibile leggere tutto e il suo contrario.

In ogni fotografia c’è il fantasma di un’atmosfera sospesa, di un momento catturato, di un’attesa incompiuta.

Inganni fatti di suoni, luoghi, persone e dettagli, fotografati da chi ama l'armonia ma non sa rinunciare allo splendore della casualità.

Giada Divisato ha 24 anni ed è napoletana.

Laureata in Beni Culturali, è innamorata dell'Arte e vive in un costante stato di bulimia visiva.

Fotografa da sempre e da mai: fotografa per isolare istanti di (im)perfezione, fotografa per assecondare la sua fame di immagini, fotografa –soprattutto- per ingannare il tempo e se stessa.