Ho ricercato nella fotografia una compagna di viaggio nell'invisibile narrazione dell'autocoscenza.
Quando l'otturatore rimane per interminabili secondi ad ascoltarmi, il mio corpo scuote lanima a confidarsi e donarsi totalmente alla luce che filtra dall'occhio, per me il più puro, della macchina fotografica. La mia ricerca? Congelare un passaggio che racchiuda e sveli linfinito del mio essere