Romano d'adozione col cuore partenopeo e l'anima a Colonia.
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In memoria di Thomas Reichart.
Approfitto delle parole di maxfranceschini ..
Thomas Reichart era un fotografo. Oggi hanno recuperato il suo corpo sull'Etna, morto dopo essere precipitato scivolando su una lastra di ghiaccio. Non sapevo nulla di lui, fino a quando ho letto questa notizia, una tra le tante morti di oggi, chi in una fabbrica, chi su una strada. Thomas era un un fotografo della natura, un altro di quelli strani che se ne vanno in giro per mari e montagne a cercare qualcosa, ad assecondare una necessità intima, un richiamo che ti porta a vivere l'ambiente in modo profondo, intenso, e se possibile riportarne a casa un ricordo imperfetto da condividere con il resto del mondo, una fotografia. È grazie a persone come Thomas che sappiamo che la terra è un luogo ricco e meraviglioso, vivo e sorprendente.
Posso immaginare le sensazioni che provava su quel sentiero, perché le conosco, le condivido. E so bene che a volte si può anche non tornare. Basta poco. Eppure si parte, si va, con i nostri zaini carichi di materiale che spaccano la schiena e tagliano il fiato, perché poi lassù c'è quello che stavamo cercando, un vulcano oppure un ghiacciaio, un deserto, una foresta. Lo si fa spesso, o sempre, da soli, perché nessuno oltre noi potrebbe passare un pomeriggio intero seduti al freddo su un sasso, aspettando che una nuvola scopra il sole e ci regali quella luce, o che un animale selvatico ci permetta di avvicinarci tanto da poterlo guardare negli occhi.
Solo così si può essere non turisti, ma viaggiatori, girovaghi fuori stagione, quando tutto è più vero, più unico, e la natura parla solo con noi, che siamo lì apposta ad ascoltarla.
Poco importa se l'aria che respiriamo e che ci scivola sul viso appartiene a un posto lontano, o poco dietro casa nostra. Siamo esploratori dell'anima, non dell'esotico. Ciò che conta è che ci sia qualcosa - è c'è sempre - da raccontare, da mostrare, attraverso quelle fotografie che sono insieme lo scopo e la scusa per andare. Ed è grazie a quelle fotografie che possiamo dire a chi non può - o non vuole - venire fin lì, che il mondo in cui viviamo è un bene prezioso da conservare e proteggere, a volte anche a costo della vita.
Grazie, Thomas
- JoinedJuly 2005
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