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Sistema Pentax

Corpi Macchina:

K20D, *ist DL, Z1p, Optio E60;

Ottiche:

FA*24 f.2 AL;

DA 18-55 f.3,5-5,6 AL;

DA 16-45 f.4 ED-AL;

FA*28-70 f.2,8 AL;

DA 50-200 f.4-5,6 ED-WR;

FA 100 f.2,8 macro;

FA*300 f.4,5 ED-IF.

Accessori:

Kenko 1,5 DG;

Pentax D-BG1;

AF 080-C;

AF 500-FTZ;

Treppiedi:

Benro tripod A-056 - A-500ex, Benro ballhead BH00 - BH1-M

Mi sono avvicinato al mondo della fotografia circa venti anni fa. All'inizio fotografavo di tutto, non avevo un soggetto fotografico ben definito, fino a quando un giorno, per caso, sfogliando le pagine di una famosa rivista di natura, rimasi colpito dalla bellezza delle immagini in essa contenute.

Ho cominciato così a girovagare in lungo e in largo nell'area dove abitavo, rendendomi conto che in fondo non era necessario raggiungere paesi lontani per osservare e apprezzare la natura. Certo, ci sono luoghi che colpiscono in maniera più diretta ed immediata, basti pensare ai paesaggi Africani o ai bellissimi parchi degli Stati Uniti, ma ritengo ancora più emozionante passeggiare in una lussureggiante faggeta del Parco Naz. d'Abruzzo, Lazio e Molise (P.N.A.L.M.) e pensare che proprio lì, a poca distanza, nel più profondo del bosco, vive una fauna ricca, di eccezionale valore e meno “scontata”.

La cosa importante è osservare con attenzione tutto quello che ci circonda; solo così saremo in grado di cogliere gli aspetti più intimi e segreti della natura.

Con il passare del tempo, ho scoperto anche di avere una grande passione per la montagna, dovuta forse al fatto di aver vissuto per ben 25 anni a ridosso del versante laziale del Parco d’Abruzzo. All’inizio, fotografare in montagna rappresentava lo strumento attraverso il quale potevo ottenere immagini che mi ricordassero i luoghi e le escursioni fatte, ma col tempo è diventato qualcosa che andava oltre il semplice ricordo: ho cominciato quindi a prestare maggiore attenzione alla composizione, all‘ esposizione ecc., per creare immagini che potessero trasmettere anche agli altri la bellezza dei luoghi che visitavo.

“Montagna e fotografia” costituiscono per me un binomio inscindibile