Sono fotografo sperimentale, poeta estemporaneo ed educatore professionale. La mia ricerca si muove tra immagine, parola e relazione, con l’obiettivo di trasformare l’arte in esperienza viva, condivisa e trasformativa.

La mia pratica fotografica nasce dal desiderio di rendere visibile il movimento, il tempo, la metamorfosi. Attraverso tecniche come sovrapposizioni, scie luminose, manipolazioni digitali e analogiche, esploro il dinamismo come linguaggio visivo. Ho scritto il manifesto della Fotomotografia, una forma espressiva che fonde gesto, visione e trasformazione, ispirata al Futurismo, al cinema sperimentale e alla danza.

Le mie immagini non illustrano, ma interrogano. Non descrivono, ma evocano. Ogni scatto è un frammento di pensiero visivo, aperto all’interpretazione e al dialogo.

Come poeta estemporaneo, pratico l’improvvisazione in ottava rima, una tradizione orale che affonda le radici nella cultura popolare italiana. In ogni performance, la parola nasce nel momento, si modella sull’ascolto, si nutre dell’energia del pubblico.

La poesia estemporanea è per me un atto di presenza, una forma di pensiero incarnato. È filosofia orale, gioco ritmico, costruzione collettiva di senso.

Come educatore professionale, porto la mia esperienza artistica nei contesti formativi. Conduco laboratori di poesia orale, fotografia sperimentale e narrazione visiva, rivolti a scuole, comunità e gruppi informali. Credo nell’educazione come spazio creativo, dove l’arte diventa strumento di espressione, riflessione e trasformazione.

Nei miei percorsi, l’immagine e la parola si intrecciano per stimolare l’osservazione, la memoria e il pensiero critico. Valorizzo la dimensione partecipativa, la pluralità dei linguaggi e la costruzione condivisa del sapere.

Se vuoi scoprire i miei progetti, partecipare a un laboratorio o collaborare a una performance, esplora le sezioni del sito o contattami direttamente. L’arte è per me un invito al dialogo, alla ricerca e alla trasformazione.

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I am an experimental photographer, improvisational poet, and professional educator. My research moves between image, word, and relationship, with the aim of transforming art into a living, shared, and transformative experience.

My photographic practice stems from the desire to make movement, time, and metamorphosis visible. Through techniques such as overlays, light trails, and digital and analog manipulations, I explore dynamism as a visual language. I have written the Manifesto of Photomotography, an expressive form that merges gesture, vision, and transformation—drawing inspiration from Futurism, experimental cinema, and dance.

My images do not illustrate—they interrogate. They do not describe—they evoke. Each shot is a fragment of visual thought, open to interpretation and dialogue.

As an improvisational poet, I practice ottava rima, an oral tradition rooted in Italian popular culture. In every performance, the word is born in the moment, shaped by listening, and nourished by the audience’s energy.

For me, improvisational poetry is an act of presence—a form of embodied thinking. It is oral philosophy, rhythmic play, and collective construction of meaning.

As a professional educator, I bring my artistic experience into educational settings. I lead workshops in oral poetry, experimental photography, and visual storytelling, aimed at schools, communities, and informal groups. I believe in education as a creative space, where art becomes a tool for expression, reflection, and transformation.

In my workshops, image and word intertwine to stimulate observation, memory, and critical thinking. I value participatory approaches, the plurality of languages, and the shared construction of knowledge.

If you’d like to explore my projects, join a workshop, or collaborate on a performance, feel free to browse the site or contact me directly. For me, art is an invitation to dialogue, inquiry, and transformation.