"... out of blue and into the black ..."
(Fuori dal blu e dentro al nero...)
Ciao,
Mi chiamo Daniele e sono uno che cerca e osserva. Non necessariamente in quest’ordine.
Nelle mie immagini, in alcune circostanze, sono presenti persone riconoscibili. Spesso un passante, uno sconosciuto, ha per me una piccola storia da raccontare. Se non ti è gradito, contattami e la rimuoverò.
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- JoinedMay 2011
- OccupationSopravvivere...
- Current cityCagliari
- CountryItaly
- Websitehttp://www.illogico.it
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Daniele Deriu e le sue donne nell'ombra. Di loro possiamo intravedere solo qualche tratto che resiste all'avanzare dell'oscurità. Sono lampi di pelle bianca, fianchi, pose contorte di gambe, braccia, mani. Lottano contro un buio esistenziale, prima che fisico. Le immaginiamo incatenate ma in cerca di una via … Read more
Daniele Deriu e le sue donne nell'ombra. Di loro possiamo intravedere solo qualche tratto che resiste all'avanzare dell'oscurità. Sono lampi di pelle bianca, fianchi, pose contorte di gambe, braccia, mani. Lottano contro un buio esistenziale, prima che fisico. Le immaginiamo incatenate ma in cerca di una via di fuga. Non sappiamo nemmeno com'è il loro volto. Si cerca di intuirlo, di ricostruirlo. Si vorrebbe puntare un faro addosso, per vedere i loro occhi, chi sono e cosa racconta il loro sguardo. Ma resteranno nell'ombra, anonime ma in qualche modo familiari. A volte hanno tratti vampireschi, con labbra di un colore violento. Oppure sono voltate di schiena, su un letto, con l'oscurità che divora i loro corpi tortuosi. Magari soffocano sul cuscino un grido muto, un’angoscia senza parole. Cercano aria, libertà e vita, ma le vedremo sempre così, immobilizzate in uno sforzo che sembra superare le loro possibilità. Altre volte afferrano sfere di luce come rivelazioni improvvise, capaci di dissolvere le tenebre. Le loro bocche socchiuse, l'abbandono delle loro pose raccontano di paure e inquietudini. Oppure di sospiri. Quello che si vede è soltanto uno spunto. Nel buio si possono immaginare scene e storie, tutto si materializza. Rimane il dubbio se prevalga il dolore o il piacere. Se sia l'uno o l'altro a contorcere i corpi. Si ha l'impressione che stiano lottando per non scomparire del tutto. Ma subito dopo appaiono lascive, come abbandonate al piacere delle mani di un amante nascosto nell'ombra, o in attesa di un abbraccio che le riporti in uno sprazzo di chiaro, dove possano riconoscersi, offrendo agli sguardi le loro nudità senza pudore. Sono sensuali, inquietanti, sofferte. Perse nel dolore o nel piacere, nella lotta fra luce e tenebra, senza vincitori né vinti. Se davvero si potesse per un momento scostare l'oscurità dai loro volti, forse scopriremmo che hanno i nostri tratti.
Read lessCerebrale mai banale ansioso ..ansiolitico ..Ad affrontare le foto di Daniele è come andare a fare una passeggiata mano nella mano con lui.. ..per poi finire in una stanza buia.. dove i rumori sono ovattati ed il battito del cuore si fà sempre più denso e rumoroso calma piatta prima della tempesta sudore tatto… Read more
Cerebrale mai banale ansioso ..ansiolitico ..Ad affrontare le foto di Daniele è come andare a fare una passeggiata mano nella mano con lui.. ..per poi finire in una stanza buia.. dove i rumori sono ovattati ed il battito del cuore si fà sempre più denso e rumoroso calma piatta prima della tempesta sudore tatto mani ..labbra umide sensazioni indotte ed immaginate ma tanto reali.. Daniele credo sia uno dei pochi che fa l amore con la mente delle persone..tramite le sue foto(ultime sue strepitose) ..e lo fà egregiamente Chapeau B.Mind
Read lessguardare le immagini di Daniele di solito è piuttosto impegnativo. posseggono forza tecnica bellezza atmosfera struttura e hanno una altissima concentrazione metaforica e simbolica. ma credetemi non è questo ad impegnare. quando ti avvicini ad una immagine di Daniele e al suo racconto corri il rischio di ritro… Read more
guardare le immagini di Daniele di solito è piuttosto impegnativo. posseggono forza tecnica bellezza atmosfera struttura e hanno una altissima concentrazione metaforica e simbolica. ma credetemi non è questo ad impegnare. quando ti avvicini ad una immagine di Daniele e al suo racconto corri il rischio di ritrovarti davanti ad uno specchio. è come se l'immagine riflessa fosse la tua. allora guardi la maschera o il volto che spesso non c'è o le ferite di lotte misteriose o forse quotidiane e scopri con disagio, enorme disagio che provi pena per te stessa oppure orgoglio follia paura angoscia amore sofferenza tenerezza rabbia di volta in volta lo specchio cambia a volte sei proprio tu a volte è la società quello di Daniele è un esistenzialismo estremo di sopravvivenza una critica feroce spietata eppure amorevole di ciò che siamo difficile dare un elenco dei suoi lavori migliori leipzig, simpatia per l’abisso, sottosuolo, la donna nella luna, abbraccio folle.. scegliete quello che vi pare sono tanti e dovrei aggiornare questo testimonial tutte le settimane Daniele racconta cambia la prospettiva e la densità dello specchio a seconda della modulazione della sua anima e del suo sentire e noi vediamo e non vediamo ma sempre ci riconosciamo Daniele è un artista e dietro lo specchio c'è lui (Valeria V.)
Read lessChi è Daniele? Bella domanda cui non è facile rispondere perchè Daniele conosce bene l'arte di mimetizzarsi e ama presentarsi come un cinico disilluso la cui professione è " sopravvivere". E' stato forse proprio questo ad attrarre la mia attenzione...mi sono detto, o questo Jumper è una gran cretino oppure è uno di q… Read more
Chi è Daniele? Bella domanda cui non è facile rispondere perchè Daniele conosce bene l'arte di mimetizzarsi e ama presentarsi come un cinico disilluso la cui professione è " sopravvivere". E' stato forse proprio questo ad attrarre la mia attenzione...mi sono detto, o questo Jumper è una gran cretino oppure è uno di quegli individui che val la pena conoscere. beh devo dire che Daniele tutto è meno che cretino. Lascia tracce di sè ovunque per chi ha voglia di leggere attraverso i suoi lavori. per semplice curiosità all'inizio ho dato un'occhiata al suo set "where is in my mind?" Lì ho trovato tante cose interessanti, ho seguito il suo percorso,ho intravisto parte di quello che lui ci permette di vedere. Il resto è solo dialogo con se stesso, perchè lui è uno di quelle rare persone che pensano, riflettono, si macerano nel trovare risposte a domande sempre più complicate. Secondo la mia modesta visione, in questo set che raccoglie foto dal 2011 ad oggi, c'è un cambiamento vistoso nell'uomo-fotografo Daniele D. Le prime foto sono più luminose, le figure femminili sono ritratte in pieno viso, c'è il sole, ci sono riflessi, c'è gente, c'è vita. E Daniele parla in prima persona. Osserva, cerca, scandaglia ma c'è una fiamma che arde nei suoi lavori anche se a volte sembra velata di una certa malinconia. Via via che il tempo trascorre, dagli esterni si passa agli interni, sempre figure femminili ma diverse adesso. Non ci sono ragazze che ridono ma donne che soffrono. Se guardiamo la postura dei suoi ultimi ritratti, sono figure femminili quasi anoressiche, in pose che evocano paura, gambe ripiegate , piedi sollevati, volti nascosti. I toni si fanno via via più cupi, il nero comincia a prendere campo e Daniele non parla più...lascia che siano scrittori e poeti a dar voce alle sue emozioni. Io lo vedo chiuso in se stesso, alla ricerca di un senso. Daniele ha perduto il verde delle prime foto e insieme al verde ha perduto il sorriso. basterebbe leggere i titolo dei suoi ultimi lavori per capire, "Simpatia per l'abisso", "Il sottosuolo", " Mai piu..." Ma è con il suo self che Daniele ci parla " Perchè vegli?", e ci parla ancora direttamente non per essere compreso, ma perchè a volte si ha bisogno di esternare per non scoppiare. E' come un viaggio dentro se stesso, dentro il suo animo tormentato che non cessa mai di lottare perchè qualcuno deve esserci. E la sua lotta non è chiusa alla sua persona, ma si allarga al mondo, alle ingiustizie, alle prevaricarizioni, alle discriminazioni. Occhio attento, sagace, sensibile e intelligente, Daniele scuote le nostre coscienze, ci fa vedere anche quello che non vorremmo vedere mai, ci mette in mostra i nostri fantasmi in maniera cruda, diretta, violenta. Ed è questa la sua forza e la sua grandezza. Non è il cinico che vuol apparire, ha rara sensibilità e un senso dell'umorismo che lo rende vincente. Daniele è Daniele...una persona che ha guadagnato la mia stima e il mio grande rispetto. Aldilà delle vane discussioni su virtuale e reale, lo considero un amico e una delle persone più "ricche" che abbia incontrato in questo sito a volte così fuorviante. Ciao marina
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