Sono istriano perché figlio di esuli.
Ho conosciuto l'Istria grazie ai miei genitori, quando d'estate, a Natale o Pasqua si partiva e si andava a trovare la nonna rimasta come un baluardo a presidiare la casa paterna.
Sin dall'infanzia ho avuto questa fortuna. Poi, in età adulta, ho imparato che le radici dell'albero familiare vanno curate per ritrovare la propria identità e quella di una terra magica.
Come molti figli di profughi, ho iniziato a scoprire anche la storia dell'esodo istriano e quella dei rimasti, di coloro che hanno la possibilità di salvare l'Istria dalle speculazioni e dall'ignoranza storica.
Sono convinto che anche oggi, l'Istria resti una cosa a sè, grazie alle molte contaminazioni che nella storia si sono succedute, da quella della repubblica romana fino all'odierna amministrazione croata.
L'Istria è una Matria e come tale non credo ai nazionalisti di parte che periodicamente vengono sventagliati a fini propagandistici. L'Istria è un laboratorio multietnico che ha già dato troppo in termini di vittime. La sua storia va studiata perché può insegnare molto a chi sa rispettare questa terra magica.
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- JoinedNovember 2005
- Current cityTorino
- CountryItalia
- Websitehttp://www.istrianet.org
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Un ragazzo davvero genuino, ospitale, cordiale. Concordo appieno con quanto lui scrive sulla fotografia come mezzo di testimonianza; lui lo sa fare benissimo. Molto belli i suoi documentari sulla montagna e sulla realta' musicale Torinese.
Da grande voglio diventare come lui!
istriano, dattero, zioberto, proledario.. non so più come chiamarlo: dario assume mille forme, dal musicista al fotografo, dall' attore al chirichetto.. insomma genio e sregolatezza.. per me una grande persona, un amico e mio compagno di concerti preferito since 1992! Let's rock!