Le fotografie mi hanno sempre chiamato. Sfogliavo e componevo gli album familiari con impegno e piacere. Svuotavo il cassetto pieno di fotografie di famiglia e ci navigavo in mezzo per ore. Non ricordo nella mia vita di essermi mai annoiato nella visione di fotografie, nemmeno di fronte ai classici album di matrimonio che tutti evitano, a meno che non sia il proprio.

 

Oltre che dalle foto familiari, rimanevo stregato, a 11 o 12 anni, dalle foto di Marilyn Monroe. Le collezionavo insieme al mio amico Guido. Magiche quelle di Elliott Erwitt e Milton Greene. Molto dopo mi innamorai dei primi fotoreporter: Robert Capa, Henri Cartier Bresson e poi tanti altri, tra cui Salgado, il più potente per me.

 

Ma scattavo poco e male. 10-12 rullini all'anno, prevalentemente d'estate, con macchine automatiche di cui nemmeno ricordo la marca.

 

Credo che, insieme ad un misterioso click interiore e all'avvento del digitale, sia stato l'incontro con la famiglia Wahlberg a farmi cambiare prospettiva. Saskia, oggi mia moglie, è stata la mia musa ed il padre, Thomas, direttore della fotografia di professione, il mio primo maestro. Era il 2004 quando acquistai la mia prima reflex digitale, Usata.

 

Da allora fotografare è diventato per me un intenso piacere, un modo di vedere e rivedere e, quasi, un bisogno esistenziale.

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  • JoinedJuly 2008
  • HometownMilano
  • Current cityMilano
  • CountryItalia

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