"Un uomo si mette in marcia per raggiungere, passo a passo, la saggezza. Non è ancora arrivato."

 

(Italo Calvino - Palomar)

  

"Fin dall'inizio ho visto nella fotografia una grande avventura, del pensiero e dello sguardo, un grande giocattolo magico che riesce a coniugare il grande e il piccolo, le illusioni e la realtà, il tempo e lo spazio, la nostra adulta consapevolezza e il fiabesco mondo dell'infanzia. Ingenuamente, forse, ho pensato che la Highway 61 di Dylan continuasse oltre gli incroci di Lee Friedlander, fino ai bar e gli alberi della via Emilia."

 

(Luigi Ghirri)

  

"Assorto in queste immagini illusorie, dimenticai il mio destino di uomo inseguito. Mi sentii, per un tempo indeterminato, percettore astratto del mondo."

 

(Jorge Luis Borges - Il giardino dei sentieri che si biforcano)

  

"Cinque anni fa ebbi una magnifica esperienza che mi avviò sulla strada che doveva condurmi a scrivere questo libro. In un pomeriggio di fine estate, seduto sulla riva dell'oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all'improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte a una gigantesca danza cosmica. Essendo un fisico, sapevo che la sabbia, le rocce, l'acqua e l'aria che mi circondavano erano composte da molecole e da atomi in vibrazione, e che questi a loro volta erano costituiti da particelle che interagivano tra loro creando e distruggendo altre particelle. Sapevo che l'atmosfera della Terra era continuamente bombardata da una pioggia di 'raggi cosmici', particelle di alta energia sottoposte a urti molteplici quando penetrano nell'atmosfera. Tutto questo mi era noto dalle mie ricerche nella fisica delle alte energie, ma fino a quel momento ne avevo avuto esperienza solo attraverso grafici, diagrammi e teorie matematiche. Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze presero vita; 'vidi' scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; 'vidi' gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne 'sentii' la musica; e in quel momento seppi che questa era la danza di Sìva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù."

 

(Fritjof Capra - Il Tao della fisica)

  

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