www.instagram.com/elena_fedeli_illuminista/ (only low-fi mobile shots there, but updated)
Roma based, Bari born, in Venice (architecture) and in London studied (Cinema), working between Italy and Brasil as Director of Photography, camera operator, still photographer. Teaching cinematography at the Academia International De Cinema de Sao Paulo (Brazil)... see you around the world!
THE WAY TO WATCH MY PHOTOSTREAM IS WITH THE SLIDESHOW OPTION
every image in my flicker belongs to me and is copyright protected: is prohibited to use it anyway
if you want something ask me directly and we will find for sure an arrangement
(galleries inside flickr are allowed)
Vivo a Roma, sono nata a Bari, ho studiato a Venezia (architettura) e a Londra (cinema), lavoro tra Italia e Brasile come direttore della fotografia, operatore di camera, fotografa e insegno cinematografia all'Accademia Di Cinema di San Paolo in Brasile... ci vediamo in giro per il mondo!
LA MANIERA MIGLIORE PER VEDERE IL MIO PHOTOSTREAM E' CON L'OPZIONE SLIDESHOW
Ogni immagine in questo mio flickr è di mia escusiva proprietà ed è coperta da copyright: è proibito usarla in ogni maniera senza il mio permesso.
Se pensate di voler usare una mia immagine, contattatemi direttamente e troveremo di sicuro un accordo.
:)
(le gallerie all'interno di flickr sono permesse)
visited 35 states (15.5%)Create your own visited map of The World
My usual equipment: Canon 5D mark II / Canon G10 / Olympus E-330
Showcase
- JoinedApril 2008
- Occupationdirector of photography, still photographer
- HometownBari
- Current cityRoma - Italy /// Sao Paulo - Brazil
- CountryItalia
Most popular photos
Testimonials
Veramente complimenti, hai un occhio magico, i punti di ripresa sono inusuali e in ogni tua foto si nota un particolare che rende unico lo scatto. Buona Luce Andrea
Ci sono spesso le nuvole che passano nei cieli nelle fotografie di Elena, nuvole colorate di un grigio chiaro o di un grigio scuro, innocue o pericolose a vederle così, lievi e a volte quasi trasparenti, piccole variazioni in un paesaggio dove la luce del sole filtra attraverso superfici sporche e impallidite... Ci … Read more
Ci sono spesso le nuvole che passano nei cieli nelle fotografie di Elena, nuvole colorate di un grigio chiaro o di un grigio scuro, innocue o pericolose a vederle così, lievi e a volte quasi trasparenti, piccole variazioni in un paesaggio dove la luce del sole filtra attraverso superfici sporche e impallidite... Ci sono spesso i cieli azzurri nelle fotografie di Elena, si intravedono appena, dietro i piani più alti dei palazzi della periferia ancora in costruzione, tra le balaustre metalliche che portano addosso, e dentro, i segni del tempo, cieli azzurri dietro gli edifici impacchettati e sopra i campi, avvolti quasi misteriosamente da teli di plastica "dorati"... Ci sono spesso le persone che lavorano che passano davanti alle fotografie di Elena, persone comuni che si spostano incessantemente, riflesse nelle vetrine tra scritte ad inchiostro laser e insegne al neon, persone confuse e a volte disperse, e spente, come manichini, senza punti cardinali e di riferimento, e che comunque, a ben vedere, guardano in avanti, continuando a vivere nei sentimenti e nelle percezioni più nascoste... Ci sono spesso vagoni che spuntano da lontano e vicino nei paesaggi fotografati da Elena, vagoni e stazioni e automobili e aerei e incroci stradali, allineati da squarci di luce radente, squarci di luce visionaria e rivelatrice di forme nascoste, bellissime in profondità, squarci per fissare anche lo stupore di una roccia colorata, di un fiore avvolto dalla rete metallica, luce che cade su scorie frantumate e gusci arrugginiti di fabbriche ormai ferme nel tempo... Ci sono spesso luoghi imprecisati negli scatti di Elena, luoghi "indecisi" tra città e campagna, parchi giochi deserti e spiagge piene di visioni e suoni lacerati...c'è spesso la pioggia, qui, e davanti agli occhi di Elena, come se l'acqua discesa dal cielo fosse il miracoloso segreto per "entrare" nel mondo che si ha di fronte...come se la luce del sole, macchiata da "troppo vedere", si ripulisse lasciando filtrare solo le cose splendide e i limpi riflessi lunari...perchè se ancora esiste una possibile bellezza,sembra dire Elena, è quella complicata dei grigi e degli opachi, dell'appannato e delle luce drammatica e irreale...perchè nonostante la grande violenza che può esserci, questi paesaggi non sono ostili o tanto meno familiari...sono solo indifferenti agli sguardi distratti della presenza umana...perchè se proprio questi "paesaggi" devono raccontare qualcosa, raccontano proprio questo: quanto essi non sappiano cosa farsene di noi, se non siamo ancora capaci di dedicare il giusto tempo, l'esatto sguardo, la riflessione profonda...e io, guardando qui, ho "sentito" questo.
Read less