CLAUDIA EMANUELA COPPOLA
Drag to set position!
CLAUDIA EMANUELA COPPOLA
“"La tristezza degli occhi e' appena intravista in questo sfolgorio di colori; guardi meglio e nel turbinio di colori noti la bocca tesa, serrata......e dice tutto.
Complimenti, ancora una volta viene provato che con la pittura la mano di un'artista arriva là dove le parole non osano.” Milena Boschetti
PER VISIONARE LE OPERE
www.youtube.com/watch?v=Dq7G396522E
Claudia Emanuela Coppola, pittrice milanese, artista poliedrica molto apprezzata anche come scrittrice, illustratrice, regista e drammaturgo teatrale.
Nata a Milano il 31 agosto 1966, Claudia Emanuela Coppola è una professionista singolare che attraversa il reale, raccontando le emozioni in veste di scrittrice, regista, drammaturgo teatrale, scenografa ed illustratrice. Crea, studia, si aggiorna, senza mai stancarsi.
L’apprezzamento della critica e del pubblico
Numerosi gli spettacoli teatrali da lei scritti e diretti per teatri stabili di Milano, apprezzata da pubblico e critica nazionale su tutte le testate dei quotidiani, premiata per racconti e romanzi pubblicati e distribuiti sul territorio nazionale ed europeo, premiata da gallerie di Londra per le sue illustrazioni, espone a New York, Madrid, Budapest, Milano, Taormina, Sanremo, Forte dei Marmi, ed esporrà a Miami, Parigi, Londra nel prossimo 2010.
Il critico d’arte Carolina Lio racconta delle sue opere
«Tecnica e cromatismi entrano in contrasto con l’espressione dei soggetti, quasi sempre bambini troppo truccati, in situazione di solitudine e quasi di abbandono.»
L’arte della Coppola vista da Denisa Borghese
«Linee sinuose, colori stridenti, tinte iridescenti e forza compositiva sono il sunto degli elementi che caratterizzano e danno vita ai suoi volti. Volti di fatine magiche, che vivono in atmosfere oniriche, dagli occhi languidi ed enormi che quasi aprono un varco verso l’anima. Guardando dentro questi occhi si leggono: immensa fragilità mista a tristezza ed innocenza. Sono giovani creature che, intrappolate nello spazio della superficie pittorica, vivono aspettando… aspettando di poter andare oltre questa superficie ed arrivare al di qua nella dimensione del fruitore, sì da essere libere e trovare vita. Un’immensa femminilità viene espressa dall’utilizzo delle tinte azzurre ed un tuffo nell’inconscio, nella spiritualità, nel mondo degli infanti e della magia che lo concerne, lo si estrapola dall’osservazione delle bellissime tinte fluenti (di tonalità più o meno sature) di violetti, viola e blu intensi. Infine, un pizzico viene dato all’osservatore ormai sognante dai gialli carichi di energia e dai verdi stridenti. E’un viaggio nell’immaginario e nel fiabesco quello di cui ci fa dono l’artista, ammirando queste sue giovani fate della nostra era.»
CLAUDIA EMANUELA COPPOLA, born in Milan, Italy in 1966, is uniquely positioned as an artist, moving effortlessly across disciplines as a writer, painter, theatre director and illustrator. Sinuous lines, vivid colors and sensational tones are characteristic of the faces she paints. The enchanting eyes of her young figures express an immense fragility, a sadness mixed with innocence, Trapped in their dreamy world, Coppola’s figures have the power to open us to the soul with their glance. Coppola has been widely recognized with awards and exhibitions in Treviso Roma, Napoli, Milano, Taormina, Budapest, Paris, London, Miami, and New York.
MOSTRE
LONDON8 Gennaio-14 Febbraio 2010CAMDEN ART GALLERY
LONDON5-13 Febbraio 2010 GAGLIARDI ART GALLERY
TAORMINADicembre 2009-08-31 PALAZZO DUCHI DI S. STEFANO
GENOVA, SANREMO2009-2010prog. PERSONALE GALL. IMMAGINE E COLORE
PIACENZAin programmazioneGALLERIA LA SPADARINA
NEW YORK1-15 Dicembre 2009BROADWAY GALLERY, pr C. Kennedy
MILANO26 Settembre-9 Ottobre 2009GALLERIA ARCHI GALLERY
MILANO NAC 23-25 Ottobre 2009GALLERIA ARTANTIS
CHIANCIANO TERME13-27 Settembre 2009BIENNALE presso MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
FORTE DEI MARMI20-24 Agosto 2009GALLERIA GAUDI MADRID
MADRIDLuglio-Dicembre 2009GALLERIA GAUDI
MIAMIin programmazioneMUSEUM OF THE AMERICAS
FIRENZEin programmazione 2010BIENNALE INTERNAZIONALE ARTE CONTEMPORANEA
TAORMINAAprile 2009promoter Filistad
PARIGI2010in programmazione
LONDRA2010in programmazione
MILANO NACMarzo 2009GALLERIA IMMAGINI ARTE CREMONA
BUDAPESTDicembre 2008OPERA GALLERY
FERRARA (ITALY)in programmazione 2010GALLERIA DELL’UVA
BERLIN (GERMANY)in programmazione 2010Promoter G. Filistad
MILAN (ITALY)13-16 Novembre 2008“AAM La Fiera dell’Arte Accessibile” SUPERSTUDIO PIU’
ROME (ITALY)5 Luglio-31 Ottobre 2008GALLERIA ARCH ART & JEWELS
TREVISO (ITALY)31 Maggio-13 Giugno 2008GALLERIA TREVISI ACCADEMIE
TAORMINAin programmazione 2010
TAORMINA (ITALY)15-23 Marzo 2008PALAZZO DUCHI Pasquarte 2008
ROMA-NAPOLI- BENEVENTO2007“Arts x world”
ITINERANTE IN ITALIALuglio-Settembre 2001by TEATRIO, VENEZIA (ITALY)
PREMI e pubblicazioni
CHIANCIANOSettembre 2009Biennale d’Arte Contemporanea
TAORMINADicembre 2007Palazzo Duchi di S. Stefano
LONDON (ENGLAND)Ottobre 2007Marta Maria Dimitrescu, Artoteque
LONDONMaggio 2007Petru Russu, Art Addiction Medial Museum
PREMIATA2005“Il Mantello Azzurro” Editor IBISKOS FLORENCE
PREMIATA E PUBBLICATAMaggio 2006 “Le tre streghe” Editor IBISKOS
PUBBLICATANovembre 2001 “Pensieri d’autore” Editor IBISKOS
PREMIATA E PUBBLICATAOttobre 2001 “Un deserto di neve” Editor IBISKOS
PUBBLICAZIONE ROMANZO Settembre 1991 “La Sigaretta” Distribuzione FELTRINELLI
FLASHART pubblicazione2007Fiera di Bologna
STAGES & STUDI
SALVO CANSONE2010 Corso SCULTURA
GIANNI DE CONNOOttobre 2006Associazione Illustratori Milano (ITALY)
ARIANNA PAPINI Maggio 2003 Editor Fatatrac Riccione (ITALY)
AURA CESARI1999-2000Editor Mondadori Milano (ITALY)
ILLUSTRAZIONE PER L’INFANZIA 1996-1998ACCADEMIA DELLO SPETTACOLO Milano (ITALY)
REGIA CINEMATOGRAFICA1993-1994SCUOLA EUROPEA DI TEATRO E CINEMA Milano (ITALY)
SCENEGGIATURA1992-1993SCUOLA EUROPEA DI TEATRO E CINEMA
DRAMMATURGIA1989-1990GIORGIO MARINI, ACCADEMIA P.GRASSI Milano
SCRITTURA CREATIVA1987-1988SALVATORE NOCITA, EDITOR ZOIOSA Milano
SCUOLA TEDESCA Milano1970-1985Tedesco 13 anni,Francese 8 anni, Inglese 6 anni
UNIVERSITA’ CATTOLICA Milano : Lingue e Letterature Straniere Moderne- esami eseguiti 22
REGISTA TEATRALEscritto e diretto
DRAMMATURGIA e preparazione rappresentazione “Sii la mia Luce” TEATRO DA DEFINIRE
“Virginia” ispirato a Virginia Woolf 25 Maggio-2 Giugno 1996 TEATRO DEI FILODRAMMATICI Milano
“Ed è subito sera”3-13 Aprile 1996 TEATRO OUT OFF Milano
“Il Maestro e Margherita” tratto da M. Bulgakov 19 Ottobre-4 Novembre 1995 TEATRO OUT OFF MIlano
su richiesta pubblico, dopo grande successo18-27 Maggio 1995
“Ammam- la processione”3-12 Giugno 1993 TEATRO OUT OFF Milano
“Under”Novembre 1992 CTS GARIBALDI Milano
PROMOTER : filistad.giuseppe@libero.it
Intervista di Antonella Iozzo- settembre 2009
Chi e Claudia Emanuela Coppola dentro e fuori la pittura?
Claudia è una sempre in gavetta… Così mi sento, una che deve sempre imparare e che non arriva mai! Ma questo mi dà molta soddisfazione… non amo molto chi “arriva” senza faticare, studiare, cadere, sempre col sorriso sulle labbra, lì, incollato alla faccia…
Sono intollerante, sì, è vero… sono critica con chi arriva per raccomandazioni, per fortuna, per sorrisi… Le sembro cattiva?
Forse un po’ lo sono, sono severa come lo è stato mio padre e il padre di mio padre e indietro, indietro… Lavorare, lavorare, lavorare, MA! C’è un ma… senza mai togliere una carezza a qualcuno, senza mai andare avanti davanti ad una lacrima… lavorare per me significa: lavorare con l’uomo, con la persona, con il suo cuore, con la sua fatica… non fare mai sentire solo nessuno… forse per questo dipingo l’anima delle facce… così le chiamo io…
Il segno grafico, il gesto pittorico, l’azione teatrale, tre espressione per raccontare o raccontarsi?
Raccontarsi… io nell’arte non mi racconto molto… io racconto, o almeno, cerco di raccontare gli altri, spesso i più soli, i più sofferti, i più devastati dalla solitudine, i più piccoli… Mi viene sempre in mente “Quello che farete al più piccolo fra voi, l’avrete fatto a me”…
E poi, poi quando sento dentro la mia anima il graffio della loro, allora creo, ma sempre tenendo d’occhio la scelta dei colori che deve fare sognare o la scelta delle parole, per il teatro, che deve fare sperare.
Dove si trova il loro punto d’incontro?
Forse è quel mondo che pochi vogliono ammettere di cercare, di guardare, perché si sentono stupidi a mostrarlo… credo che sia quello il mio punto d’incontro, guardare all’eternità, fatta di tutto ciò che uno desidera e pensa che non esista… ma io ci credo e vorrei aprire questa finestra, spalancarla, davanti a chi ne ha paura.
Numerose mostre, riconoscimenti importanti, rappresentazioni teatrali notevoli, quali ricorda con maggiore soddisfazione? E quale non avrebbe voluto fare, semmai c’è ne fosse qualcuna?
Grazie, è troppo buona… non mi sembra proprio così… Ricordo con malinconia lo spettacolo “Il Maestro e Margherita”, tratto da Bulgakov… una favola d’amore e di passione, di dolcezze e di paure, piena di fede. Nessuno ci credeva in quella storia, ma io sì. Ricordo le sere… diluviava sempre nei giorni di replica e la gente stava in coda, fuori, sulla strada, per cercare di entrare a vederlo e… quando non c’erano più posti a sedere… veniva il personale dell’Out Off e aggiungeva panche, poi aggiungeva cuscini per terra e poi, poi si sedevano dove volevano, vicini vicini agli attori e tutti si emozionavano… ridevano e piangevano, attori e spettatori!
E… uscivano felici!
Il sogno , la fiaba, la fantasia, sono i colori della vita? Come li descriverebbe?
Il sogno per me ci allunga… verso l’alto, la fiaba ci fa invece tuffare dentro il nostro cuore e i colori… i colori, come le parole, non finiscono mai… combinazioni su combinazioni… che miracolo!
I colori nelle sue opere pensano?
Un po’ sì, è vero, ha ragione… pensano il freddo e pensano il caldo… del cuore.
Se dico metafora, viaggio, Arte, cosa mi risponde?
L’Arte per me è un mestiere, una vocazione, come tutti gli altri mestieri e tutte le altre vocazioni. Mestiere, perché è fatica, regola, alzarsi presto la mattina, pensare al lavoro anche quando vai a dormire, quando mangi, quando hai mal di testa, questo è il mestiere. Vocazione, perché penso sempre che se ognuno di noi avesse la forza di rispondere, scegliendo il mestiere che sia anche vocazione, saremmo tutti più buoni…
Sa perché dico che l’arte è un mestiere come un altro?! Quando mi metto lì a pensare cosa creare e mi arrabbio con me stessa, perché non mi viene niente… penso a un semplice infermiere che lavora nella terapia intensiva con i bambini e … mi metto subito a lavorare, senza lamentarmi.
Mi sto un po’ dilungando… ma Lei mi fa delle domande così ricche, così interessanti… che le vorrei spiegare tutto… E quindi io le dico cosa penso, poi, viste le domande intelligenti, mi rilasso e affido a Lei i tagli e le cuciture…
Viaggio… io odio viaggiare, ma amo viaggiare col pensiero… mi piace più il mio mondo: ha una musica dolce e un silenzio pieno e colori e facce a cui voglio tanto bene… come la mia ultima opera “Piero” che ho cambiato in “Blue Piero”… a quel bambino io voglio bene! Ma non esiste… è nato così… chissà da dove è venuto…
Metafora… non saprei… questa parola mi ricorda l’estate della mia quinta elementare… che mi sono portata al mare l’Eneide… che meraviglia!
Nel suo percorso artistico l’esperienza internazionale, qual è la differenza sostanziale tra il “fare Arte” italiano e quello straniero?
Un tempo era diverso… eravamo diversi… era bello che fossimo ognuno diverso dall’altro, l’italiano dal francese, dallo spagnolo, dall’americano… ora con la globalizzazione siamo tutti molto simili… per me troppo.
Io… l’unica differenza che sento ancora è nella sensibilità all’arte che ancora nell’Italia meridionale è forte… ancora qualcosa di nascosto là è rimasto…
Il problema è che nel mondo non c’è più niente di nascosto e quindi non si riesce a scoprire più niente…
Come considera l’arte contemporanea?
Non amo le installazioni, non amo gli artisti che fanno i matti, non amo le follie, non amo le opere intellettuali che non capisci… ma non è che non capisci perché sei ignorante! Non capisci perché quell’opera lì non ha il cuore… perché se in un’opera batte il cuore, il tuo cuore lo sente!
Chi è secondo lei l’artista sopravvalutato?
Qui non so proprio risponderLe, non posso giudicare una persona piuttosto che un’altra… la dovrei conoscere come persona…per giudicare la sua arte. E poi, non so se sarebbe giusto.
Perché noi proviamo stima per i pittori che non ci sono più, quando andiamo ad una mosta? Perché leggiamo la loro vita, i loro sogni, le loro cadute e allora, allora capiamo che erano uguali a noi e … ci innamoriamo delle loro opere!
La sua prima opera pittorica?
Bruttarella, ma una finestra aperta sul mio dolore… una ragazza persa in un bosco, rosso, che lasciava cadere una rosa bianca, tra le foglie, con l’intento di andarsene via e lasciare quel fiore lì, per terra, ad appassire… solo. Un bambino, Giacomo, che ho dovuto lasciare andare via…
Cosa vorrebbe che i visitatori di una sua mostra recepissero?
Emozioni e speranze.
La mostra che vorrebbe fare?
Quella organizzata da una persona che veramente crede in me… ma forse c’è già…
Le sue passioni?
I bambini, le piante, la casa, i soprammobili, i ricordi, le carezze…
Si descriva in tre aggettivi
Viola… come il mio spirito che ama viaggiare.
Blu… come la mia malinconia.
Arancione… come l’amore che provo per tutti i bambini, non rosso… perché il rosso è violento… l’arancione… l’arancione è solo una carezza.
© Produzione riservata - Antonella Iozzo
CRITICA: Claudia Emanuela Coppola. La coscienza dei sogni
di Antonella Iozzo
Doppia visione: il fantastico della realtà, la realtà delle emozioni. La poetica dipinta di Claudia Emanuela Coppola è un sogno emotivamente materico intriso di una particolarissima sensibilità cromatica. Vibratile, impalpabile, appassionata linea melodica che muove il pennello e trasferisce sul supporto stati d’animo con onirica, surreale, magica compiutezza espressiva. La fantasia si tinge di giallo, verde, blu intenso ed il tempo appare come una scintillante istantanea che vive l’impressione delle cose così come ci appaiano quando sogniamo.
Le rivoluzioni armoniche di Coppola si sfrangiano sull’onda dell’impatto visivo in una combinazione di figurazione e alchimia sensoriale dilatata in romantiche elucubrazioni. E’ un’interpretazione visionaria e favolistica della realtà resa tale anche dall’uso libero e disinvolto del colore, mentre elementi poetici e fantastici, frugando nella coscienza, fanno apparire l’esistenza in tutta il suo sostenibile, enigmatico stato transitorio.
La vivacità celata delle creazioni collocano le scene in una dimensione irreale, lo spazio è soggettivo, quasi un viaggio suggestivo nella musicalità del colore, essenza dominante in tutta l’opera della Coppola. Favole che sinuosamente costringono a pensare trasportandoci tra i lembi del nostro stesso essere, una situazione vissuta magicamente, come se ci trovassimo nella volta azzurra di un’illusione mutatesi però, in delusione graffiante l’epidermide dell’anima. L’immaginazione, allora, si muove verso lo straripamento emotivo ed il risultato è una spettacolare sinfonia di forme sensibili.
Un universo costellato di fortissimi contrasti, di colori smaglianti, di luci ed ombre suscita negli spettatori un’intensa partecipazione emotiva, è un’evaporazione scatenante il desiderio di rivivere l’attraverso dell’istinto, urlo silenzioso e assordante, ingoiato dal nostro corpo inerme.
Pittura, quella della Coppola come biografia di un sentire intimo, un non – luogo che suggerisce riflessioni e gesti creativi, punto di partenza della percezione. Su di essa s’innestano tratti di assenze, presenze, transiti, nei quali scorre la vita e di questa, nelle sue opere, ne resta traccia indelebile. Soglie fantastiche oltre le quali il senso più tenero e suadente dell’artista, s’insinua per esplorare gli oscuri meandri dell’inconscio e, planando su isole languide e fluttuanti, ne libera la malinconia struggente ed inquieta, i pensieri inespressi, i desideri rigonfi di vitalità. Uno sciabordio atto a lambire l’ispirazione della Coppola, mentre la sua azione si traduce in segno, ritmo, cromie, voci narranti l’eco del sorriso interiore.
Sullo sfondo a tinte piatte un claun, una bambina, una figura evocano le millenarie vicende dell’animo umano avvicinandosi a toccare, forse, quello che a volte non si riesce a spiegare nella realtà, perché scivola nella sintassi emozionale o nello sguardo perso tra i fiumi di cromie squillanti che risuonano come trilli. Con la Coppola anche una notte senza stelle appare come una visione rassicurante, dallo sfondo irrompe il nero con la sua tetra, sorda, cupa drammaticità, ma una luce fioca accende il battito del nuovo giorno e vaste campiture di colori luminosi, sensuali, acidi e mai violenti entrano in scena. Sono gli altri stati transitori, quelli più evidenti, quelli celati dallo sguardo immutato della verità. Forme ridefinite da una quotidianità disorientata in una dimensione da sogno, dove spazi e oggetti/soggetti fomentano lo spirito.
Quasi diverse sensibilità di un’unica forte componente creativa che attraversa rapidamente quell’esplosione di sentimento, di anima ed intuizione che dura un momento, ma che nutre la sostanza della pittura di impressioni elegiache soavemente distese sulla trasparenza sensoriale delle tele di Coppola.
Un repertorio di onde musicali si offre alle mani dell’artista per consentirle di ritrovare il primigenio tepore dell’energia vitale, si percepiscono i sussulti, l’aprirsi della forma e del colore uniti allo spazio, l’arrotondarsi della linea, una linea interna continua che elabora le emozioni e poi si lascia leggere come pagine di un diario.
Favole – racconto alle quali spuntano le ali e si animano, nel teatro della coscienza, in scenografiche commedie. Palcoscenici che l’artista porta alla ribalta rappresentando ritratti reali, immaginari, senza senso o senza ragione, quadri nel quadro dell’interpretazione scenico – pittorica, sono “costruzioni” di superfici essenziali sulle quali innestare il lato magico della vita.
E’ un percorso incantato ai confini della realtà in grado di condurci dentro i paesaggi della materia sensoriale, membrana cedevole alle variazioni della malinconia, della potenza, del ricordo, della fragilità, una tensione emotiva così pressante da squarciare il tessuto epiteliale. Nei lavori della Coppola si apre, di conseguenza, un colloquio intimo che non trova però una risposta definitiva, anzi sgocciola parole in segni deflagranti, in situazioni irrisolvibili perché sogni implosi nella coloristica finzione di un’innocente bugia sfiorita alle prime luci dell’alba, impossibile resistere al suo richiamo: è lo specchio dell’io che invita a riconoscerci.
L’intuito ispiratore di Coppola esplode sull’opera mimetizzando l’incorporeità della sonora essenza emotiva in profili di estrema raffinatezza, volti fiabeschi rimandano alla caducità del tempo reale con naturale capacità espressiva, un prosieguo musicale pronto ad evitare note estranee all’armonia per poi scivolare in ciò che è impercettibile nell’immaginario collettivo: la sensibilità dell’epidermica emozionale sottoforma di filiforme delicatissima poesia. E ciò che gli occhi non vedono è un movimento veicolare tra fantasia e realtà, tra la leggerezza percettiva e la profondità pensante plasmata dalla creatività di Coppola in figure melanconiche e sorridenti allo stesso tempo, serene e tormentate insieme, contraddittorie, ma solo come lo possono essere le creature dei sogni e delle favole.
Nell’unione di Arte e vita la felicità melodica di un accordo melodico tra intimità elegiaca e freschezza pittorica è uno sguardo dentro lo sguardo del dipinto, una rivelazione per l’istinto della ragione.
Ecco allora che comunicare con il presente e leggere lo spazio intorno a noi, nella dimensione ideale della teatralità, diviene una constante rappresentazione per la Coppola, nella quale sogni, intime verità e quotidiane fantasie, inestricabilmente legati, si rivelano con evidente espressività pittorica.
L’evocazione del sensibile si schiude all’animo umano con soffusi bagliori di luce imbevuti di dolce nostalgia. E’ una visione svanita tra le dita, ma ancora fortemente grondante di seduzioni lastricanti il temperamento creativo persistente nel reale pittorico dell’artista.
La danza del pennello di Claudia Emanuela Coppola scivola, così, nel simbolico delle sensazioni e si apre alla coscienza dei sogni.
di Antonella Iozzo © Produzione riservata
Interview by Antonella Iozzo (translation by Claudia E. Coppola)
Who is Claudia Emanuela Coppola in and out of the painting?
Claudia is always one in mess-tin... So I feel me, one who always has to learn and that never arrives! But this gives me satisfaction! I don't love those who have “success” without working, studying, without falling down, always with a smile on their lips, like a glue... I seem inflexible?!
Perhaps I am...surely, like my father and the father of my father and back, back to the past of my heart...I have to work, work, work, BUT! There is a but...But never forgiving a caress to someone, never going on in front of tears. Working is ... with the human being, with the people, with their heart, with their efforts, never making a man feeling alone ...that’s why I paint “the soul of the faces”.
The graphic sign, the pictorial gesture, the theatrical action, three expressions to tell other or to tell yourself?
I don't tell a lot of me in my art... or at least, I try to tell the others, often the little ones, those who are alone, the most suffered, the smallest. It always comes to mind "what you will do to the smallest among you, you will have done it to me". And then, then when I feel inside my soul the scratch of their souls, then I create, but always taking care about the colors that must give a dream or the words, in theatre, that must be hopeful.
Where is the meeting point for you?
It’s that world that few want to admit to look for, to look at, because they feel stupid... I believe that meeting point is the glance on eternity, with the special answers to our special and unique wishes and desires.
I want to open this window..., in front of who is afraid of it.
Numerous shows, important recognitions, notable theatrical representations, which do you remember with great satisfaction? And which of them would you not to have done?
Thanks... you are too good with me... I don’t see me really this way.
I remember, with melancholy, the show "Il Maestro e Margherita", written by Bulgakov; a story of love and passion, of sweetness and fears, full of faith. Nobody believed in that history, but me yes!
I remember the evenings... every evening it was raining heavily and all the evenings people stayed out there on the street in front of the theatre Out Off, in Milan, under the rain, hoping to find a place, hoping to see the play. And when there were no more seats, we added benches, then we added pillows and then, then they sat where they wanted, near to the actors and all were so excited! They laughed and they cried, actors and spectators! And. they went out happy!
The dream, the fable, the imagination, they are colors of your life? How would you describe them?
The dream lengthens us... upward, the fable plunges us into our heart and the colors.... the colors as the words, end never! Combinations on combinations, what a miracle!
In your works, do the colors think?
Yes, it’s true, it’s right; they think the cold and they think the heat... of our heart.
If I say metaphor, trip, Art, what do you say?
The art for me is a job and a vocation as all the other jobs and all the other vocations. Job, because it’s effort, rule...getting up soon in the morning, thinking about it also when you go to sleep, when you eat, when you have headache, this is Art. Vocation, because I always think that if each of us had the strength to answer, choosing the work that is also vocation, we would be all best.
You know why I say that the art is a job like another one?! When I start thinking what I have to paint and I become angry with myself, because it doesn't come me nothing... I think about a simple nurse that works in the intensive therapy with children and I immediately start working, without complaining me.
Trip... I hate to travel, but I love to travel with my mind. I like more my world: it has a sweet music and a full silence and colors and faces that I adore... as my last work "Piero" that have changed in "Blue Piero"...I love that child! But he doesn't exist! Who knows from where he has come...
Metaphor. I don’t know... this word remembers me the summer of my fifth grade, I was ten years old... I brought with me to the sea the Eneide, how wonderful!
In your international art experience, what is difference between “making art” in Italy and out of Italy?
Once it was different. we were different... it was beautiful that we were each different from the other, Italian from French, from the Spanish, from the American... now with the globalisation we are all very similar, for me too much.
The only difference that I still feel is in the sensibility to the art in southern Italy...there is still something hidden; The problem is that there is no more something hidden in everyone of us... and so there is no more somethinf to find out! That was that made the difference!
How do you consider the contemporary art?
I don't love the installations, I don't love the artists that want to be crazy, I don't love the folish acts , I don't love the intellectual artworks that people can’t understand... People think to be ignorant, but it’s not so!
People can’t understand because in that artwork there isn’t the heart!
Who is today an overestimated artist?
Here I don't know, really I can’t answer. I cannot judge a person rather than another. I should know him to judge his art. And then, I don't know if it would be correct, too. Why do we respect the painters that are not more living?
When we go to an exhibition...we read their lifes, their dreams, their falls and then we understand that they were like us... and we fall in love with their works!
Your first pictorial work?
Not good...but an open window on my pain; a lost girl in a red forest, a girl throwing a white rose , among the leaves, hoping to have the courage to leave that flower there... A child, Giacomo, that I had to let go.
What do you want about the feelings of your exhibitions’ visitors?
Emotions and hopes.
The show that you want to do?
That organized by a person that really believes in me...perhaps he is already there.
Your passions?
Children, the plants and the flowers, the house, the knickknacks, the memories, the caresses.
Descrive yourself in three adjectives
Violet... as my travelling spirit.
Blue... as my melancholy.
Orange... as my love for all the children, not red. Because red is violent.... orange. The orange is only a caress.
EXHIBITIONS:
BERLIN (GERMANY)2010 Organized by promoter G. Filistad
TAORMINA 28 January-13 February 2010 PALAZZO DUCHI S.STEFANO
LONDON8-28 January 2010CAMDEN ART GALLERY
LONDON 5-13 February 2010 GAGLIARDI GALLERY
GENOVA, SANREMO ITALY) 2010 PERS. PROJECT
NEW YORK1-15 December 2009 BROADWAY GALLERY, pr C. Kennedy
MILAN26 September-9 October 2009 ARCHI GALLERY
MILAN (ITALY)23-25 October 2009 NAC ARTE CONTEMPORANEA
MADRIDSeptember-December 2009 GAUDI GALLERY
CHIANCIANO TERME 13-27 September 2009 BIENNALE 2009, MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
FORTE DEI MARMI 20-24 August 2009GAUDI GALLERY MADRID
MIAMI MUSEUM OF THE AMERICAS
FLORENCE (ITALY) 5-13 December 2009 BIENNALE INTERNAZIONALE ARTE
MILAN (ITALY) March 2009 NAC ART FAIR
BUDAPEST (HUNGARY) December 2008 OPERA GALLERY
MILAN (ITALY) 13-16 November 2008 AAM La Fiera dell’Arte Accessibile
ROME (ITALY) 5 July -31 October 2008 GALLERY ARCH ART & JEWELS
TREVISO (ITALY) 31 May -13 June 2008 GALLERY TREVISI ACCADEMIE
TAORMINA April 2009
TAORMINA (ITALY) 15-23 March 2008 “Pasquarte Taormina 2008”
ROMA-NAPOLI- BENEVENTO 2007 “Arts x world”
ALL AROUND ITALYJuly- September 2001 Organized by TEATRIO, VENEZIA (ITALY)
AWARDS:
CHIANCIANO September 2009GAGLIARDI GALLERY
TAORMINA December 2007
LONDON (ENGLAND) October 2007 Marta Maria Dimitrescu, Artoteque
LONDON May 2007 Petru Russu, Art Addiction Medial Museum
AWARD AND PUBLICATION OF NOVEL 2005 “The blue cloak” Editor IBISKOS FLORENCE
AWARD AND PUBLICATION OF NOVEL May 2006“The three witches” Editor IBISKOS
PUBLICATION OF NOVEL November 2001“Thoughts” Editor IBISKOS
AWARD AND PUBLICATION NOVEL October 2001 “A desert of snow” Editor IBISKOS
PUBLICATION OF NOVEL September 1991“The Sigaret” Distribution FELTRINELLI
STAGES AND STUDIES:
GIANNI DE CONNO October 2006Associazione Illustratori Milano (ITALY)
ARIANNA PAPINI May 2003 Editor Fatatrac Riccione (ITALY)
AURA CESARI 1999-2000 Editor Mondatori Milano (ITALY)
KIDS ILLUSTRATION1996-1998 ACCADEMIA DELLO SPETTACOLO Milano
CINEMA DIRECTOR 1993-1994 SCUOLA EUROPEA DI TEATRO E CINEMA Milano
WRITING SCREENPLAY 1992-1993 SCUOLA EUROPEA DI TEATRO E CINEMA
WRITING FOR THEATRE 1989-1990 GIORGIO MARINI THEATRE ACADEMY Milano
WRITING NOVELS1987-1988SALVATORE NOCITA EDITOR ZOIOSA Milano
GERMAN INSTITUTE Milano 1970-1985German 13 years, French 8 years, English 6 years
UNIVERSITY: Foreign Languages
THEATRE DIRECTOR: Written and directed by myself
“Virginia” about Virginia Woolf25 May-2 June 1996TEATRO DEI FILODRAMMATICI Milano
“Ed è subito sera”3-13 April 1996 TEATRO OUT OFF Milano
“Il Maestro e Margherita” about M. Bulgakov19 October-4 November 1995 TEATRO OUT OFF MIlano
reply for success 18-27 May 1995
“Ammam- la processione” 3-12 June 1993 TEATRO OUT OFF Milano
“Under” November 1992 CTS GARIBALDI Milano
PROMOTER : filistad.giuseppe@libero.it
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