Matteo Verre nasce a Livorno il 30 Ottobre 1986, frequenta studi di tipo scientifico e dopo il conseguimento del diploma, nel 2005/06 si iscrive alla facoltà di Scienze Politiche dell'università di Pisa, dopo due anni ed ottimi risultati, decide però di seguire quella che da sempre è stata la sua passione e cambia la facoltà iscrivendosi a Scienze dei Beni culturali, indirizzo storico-artistico contemporaneo, dell'ateneo pisano. Nello stesso periodo comincia ad avvicinarsi al mondo dell'arte non solo a livello teorico, con i primi elaborati fotografici di ritrattistica legati ad un modello più tradizionale, fino al 2010, quando, sull'onda della sua passione per la corrente surrealista, comincia i primi esperimenti sulla manipolazione digitale, campo questo che tutt'ora esplora nella sua produzione, trattando le opere sotto un aspetto quasi pittorico, più che fotografico in senso stretto.
Partecipa a numerose collettive nei locali della sua città natale, tra le quali nel 2010 “20x20” in collaborazione con lo scrittore e blogger Giacomo-Maria Leoni, presso “La Svolta”, con 3 opere che passeranno poi al “Circolo degli artisti” di Roma;
Dal 15 al 22 novembre 2010 espone 30 opere alla mostra personale “Sur...realisme” presso il teatro Cral Eni di Livorno.
Maggio 2013 viene selezionato e partecipa al “Premio art caffè letterario”, dove espone 4 opere presso i locali del Caffè Letterario di Roma.
Febbraio 2014: viene selezionato per la Biennale della Creatività di Verona, inaugurata da Vittorio Sgarbi, partecipando con le opere "Tempo" e "Bispensiero".
Marzo 2014: viene selezionato e partecipa alla mostra collettiva "Barcelona art festival" presso la ADA Art Gallery di Barcellona con l'opera "Manièra".
Giugno 2014: viene selezionato e partecipa all’ Esposizione Triennale di arti visive di Roma, inaugurata da Achille Bonito Oliva, con l’opera “XI (Vesti la giubba)”

- JoinedJune 2008
- OccupationStudente di Beni Culturali e Fotografo
- HometownLivorno
- Current cityLivorno
- CountryItaly
Most popular photos
Testimonials
Ciò che più mi affascina di Matteo e della sua fotografia è la grande e straordinaria capacità di esprimersi, sempre ai massimi livelli, sia nei ritratti che nei minimalismi astratti. E' dotato di un grande talento naturale, di una elasticità artistica rara, preziosa e molto profonda.


