In punta di piedi, piano piano...

Con costanza, perseveranza e una buona dose di follia, intraprendo il cammino con gli occhi di una bambina e i tacchi a spillo di una donna.

  • JoinedOctober 2007
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Photos of Barbara

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E invece si può. L'ho capito guardando le foto di bdp_pd. O meglio, le "opere" di bdp_pd. Si può, dicevo, illustrare il proprio intimo ( e più in generale, l'intimo di chiunque) con il mezzo fotografico. Un mezzo, è bene ricordarlo, così freddamente oggettivo che di più non è possibile trovare, e perciò, difficilmente… Read more

E invece si può. L'ho capito guardando le foto di bdp_pd. O meglio, le "opere" di bdp_pd. Si può, dicevo, illustrare il proprio intimo ( e più in generale, l'intimo di chiunque) con il mezzo fotografico. Un mezzo, è bene ricordarlo, così freddamente oggettivo che di più non è possibile trovare, e perciò, difficilmente coniugabile all'invisibile. Barbara Dal Porto, questo il suo nome reale, lo sa fare. Si serve della tecnica fotografica per rappresentare le emozioni più profonde dei propri personaggi o il fascino emozionante di uno scorcio, piuttosto che di un'oggetto. E lo fa con una delicatezza e una discrezione sorprendenti. Non importa che i soggetti siano consenzienti o partecipi, il suo modo di lavorare aiuta la sua indagine in spazi che nulla hanno a che vedere con l'evidenza, con l'esteriorità. Fotografare le emozioni, i sentimenti, gli stati dell'anima; le stratificazioni della vita, delle cose, dei fatti, è un'esercizio di per se complicato, difficilmente affrontabile anche solo parlandone, scrivendone. Spesso la banalizzazione e la semplificazione, sempre in agguato, si appropriano di concetti e deduzioni che allontanano dalla comprensione delle cose. Attraverso le "opere" di Barbara Dal Porto, l'impalpabile si fa realtà o, più precisamente, si fa visibile. Cosa ci racconta Barbara? I nostri racconti. Le nostre storie, le favole che vogliamo sentirci raccontare, anche a costo di prendere atto delle nostre debolezze, dei nostri limiti, delle situazioni che ci fanno stare male, che feriscono le nostre anime. Ci racconta delle nostre bellezze che, trasparendo dalle nostre fisicità, si palesano agli occhi degli altri. Ci dice che solo guardandoci dentro, nel modo più trasparente possibile, possiamo migliorare ciò che ci circonda, modificando i nostri comportamenti, abbandonando metodologie e abitudini, inutili, quando non dannosi. Ci dice che, tutto sommato, anche quando ci sembra che le nostre vite siano immerse in un grigiore opprimente, in realtà, siamo avvolti nel colore, in un voluttuoso sciame di sfumature di colori e che spetta solo a noi saperli vedere. Ci suggerisce percorsi di "rientro" nei perimetri delle nostre vite, riappropriandocene completamente, e di averne cura. E poi, in una sorta di autoanalisi, ci invita a prendere atto delle nostre esistenze, comunque siano collocate gerarchicamente o socialmente, per farne strumento di rappresentanza civile, umana. La molteplicità dei messaggi che provengono dalle "opere" di bdp_pd, sono il rimando delle cose che non sappiamo esprimere, che non abbiamo il coraggio di esprimere. Ho parlato di "opere" e non di foto, perché ritengo che i lavori di Barbara, abbiano a che fare si, con la fotografia, ma che, in qualche modo, superino la fotografia stessa, facendosi arte. Ed è per questo che le immagini di Barbara ci "parlano", perché sono "opere" d'arte. E' molto difficile che questo accada, ma quando capita, come nel caso di bdp_pd, la gioia straripa in un'infinità di colori. Quindi si può. Si può può quando si è acquisita la tecnica necessaria allo scopo e Barbara ce l'ha, si può quando si ha la creatività e la sensibilità per farlo e Barbara è sensibile e creativa.

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October 16, 2011
Andrea says:

Bdp_pd non ricerca l’effetto, non vuole stupire con i colori e con le forme, non usa la banalità che non le appartiene. Bdp_pd gioca con la sensibilità, sua e degli altri, per cercare di trasmettere le sensazioni che vive mentre fotografa; non sempre ci riesce ma soltanto perché non siamo in lei, ciascuno di noi è dive… Read more

Bdp_pd non ricerca l’effetto, non vuole stupire con i colori e con le forme, non usa la banalità che non le appartiene. Bdp_pd gioca con la sensibilità, sua e degli altri, per cercare di trasmettere le sensazioni che vive mentre fotografa; non sempre ci riesce ma soltanto perché non siamo in lei, ciascuno di noi è diverso, ciascuno con le proprie inclinazioni e le proprie attitudini a percepire. Bdp_pd si sforza di mettere in evidenza le relazioni tra uomo e natura, tra fatiche dell’umanità e ambiente; e per farlo usa sapientemente gli strumenti della poesia.

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February 18, 2008