Piero Portaluppi

 

Nasce a Milano nel 1888 dove opera a partire dal 1911 fino al 1967, anno della sua scomparsa. Allievo di Gaetano Moretti presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano dove si laurea nel 1910. Dal 1919 è assistente di ruolo, professore ordinario di composizione architettonica dal 1936 ed infine tra il 1939 ed il 1963, Preside della Facoltà di architettura di Milano.

Portaluppi è un personaggio dal percorso stilistico e intellettuale complesso e contemporaneamente attore di spicco all’interno della borghesia milanese. Lo stretto rapporto con Ettore Conti lo porterà a realizzare tra il 1912 e il 1930 numerose centrali elettriche lungo l’arco alpino, da subito considerate simbolo di modernità.

Professionalmente legato alla sua città, vi realizza importanti edifici pubblici e privati – tra gli altri: Planetario Hoepli (1929-30), Arengario (1937-42), sede della Federazione dei Fasci Milanesi (1935-40), palazzo con arco di via Salvini (1926-30), palazzo Ras in via Torino (1935-38) -, e i restauri di Santa Maria delle Grazie (1929-48), della Casa degli Atellani (1919-21), della Pinacoteca di Brera (1919-25), del Museo della Scienza e della Tecnica (1947-53).

Pungente disegnatore satirico sulle pagine di riviste milanesi - tra le quali Varietas, L’Uomo di Pietra, Il Babau, Guerin Meschino - cineamatore, progettista e collezionista di orologi solari - la sua collezione è stata donata ed ora è esposta al museo Poldi Pezzoli -, Piero Portaluppi è stato, senza dubbio, una personalità particolarmente eclettica.

  

La Fondazione

 

Nata nel 1999 dall’intento degli eredi di costituire un centro di studi, ricerca e divulgazione sull’opera dell’architetto Piero Portaluppi, la Fondazione ha sede in un edificio progettato da Portaluppi alla fine degli anni trenta, nei locali che ospitavano il suo studio.

Oltre alla conoscenza dell’opera di Portaluppi, la Fondazione si propone di promuovere lo studio dell’architettura, delle arti grafiche e dei fenomeni culturali in generale mettendo a disposizione della città il proprio spazio per iniziative ed eventi culturali.

  

L’Archivio

 

Costituito dalla eterogenea documentazione raccolta grazie a un intenso lavoro di ricerca compiuto dalla Fondazione in questi anni, l’archivio conserva circa 1.000 disegni originali databili tra il 1909 ed il 1967; il catalogo generale dei lavori dello studio Portaluppi tra il 1911 ed il 1967; l’archivio fotografico composto da circa 1200 stampe fotografiche; 70 caricature originali e 5 carnet di schizzi datati tra il 1905 e il 1909; una raccolta di circa 25.000 cartoline - databili tra l’inizio del secolo e la fine degli anni Sessanta relative non solo a località geografiche ed artistiche ma anche a singoli eventi culturali e politici della storia italiana (es. Biennali, Triennali, Decennale Rivoluzione Fascista, etc.) - ; 70 bobine di pellicola in formato 16 mm, per circa 8 ore di filmati, girati in Italia e all’estero tra il 1931 e il 1965; diversi mobili e arredi progettati da Portaluppi, tra essi la scrivania Omnibus, un armadio guardaroba e la scrivania del direttore della centrale di Crego

  

La Biblioteca

 

Nello spazio di via Morozzo 5, oltre all’archivio Portaluppi sono ospitate l’Emeroteca e la Biblioteca della Fondazione.

Costituita principalmente dall’importante fondo di riviste appartenuto a Luciano Canella - ma anche dai lasciti Dell’Acqua, Fiocchi, Zini - l’emeroteca conserva e mette a disposizione del pubblico una vastissima raccolta delle più importanti riviste di architettura italiane tra le quali “A”, “Architettura”, “Architettura e arti decorative”, “Casabella”, “Domus”, “Edilizia Moderna”, “Emporium”, “Quadrante”, “L'architettura, Cronache e storia”, “Rassegna di architettura”, “Stile” e delle più importanti riviste straniere, tra queste, “The architectural forum”, “The architectural record”, “L'architecture d'aujourd'hui”, “Der Architekt”, “Arts & architecture”, “Habitat”, “Interiors”, “Moderne Bauformen”, “Progressive architecture”, “Sinkentiku”, “Werk”…

Pure accessibili al pubblico sono i fondi che costituiscono la biblioteca. Tra questi quello della ex biblioteca Luciano Canella - 2.310 titoli di opere di architettura ed arte italiane e straniere. Particolarmente interessanti per rarità e completezza le sezioni legate a Le Corbusier, ai CIAM e alla storia di Milano – e il fondo Portaluppi Gnomonica, un’importante raccolta di opere stampate e manoscritte legate allo studio degli orologi solari.

   

Via Morozzo della Rocca, 5 20123 Milano

info@portaluppi.org

Tel: 02/36521591

Fax: 02/48024745

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