Capita, raramente, che si guardino delle immagini e le si riconoscano come fossero proprie. Non perchè le si sarebbero fatte così, o per l'invidia del risultato ottenuto da chi le ha scattate, no, sarebbe troppo banale. E' quella sensazione che si prova quando si "sente" che a parità di condizione, o di genere, ci si… Read more

Capita, raramente, che si guardino delle immagini e le si riconoscano come fossero proprie. Non perchè le si sarebbero fatte così, o per l'invidia del risultato ottenuto da chi le ha scattate, no, sarebbe troppo banale. E' quella sensazione che si prova quando si "sente" che a parità di condizione, o di genere, ci si sarebbe pensati esattamente così. Come quando si ascoltano racconti, e si annuisce rintracciando limitrofità e aderenza con i comportamenti di qualche personaggio, protagonista oppure no, della storia: ed è un annuire lento, quasi inconsapevole, è l' affermarsi nel profondo che ciò che si sta scrutando è in qualche modo parte di se stessi,pur arrivando da tempi e spazi distanti, e sostanzialmente sconosciuti. A me è quello che succede sempre qui, in questo spazio colmo di mare, e salti, e tentativi di volo, e scritti. Come, un poco, sentirsi in un luogo, che per un attimo somiglia davvero ad una casa. Grazie.