DANIELE D'ARI
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Táctica y estrategia
Mi táctica es
mirarte
aprender como sos
quererte como sos
mi táctica es
hablarte
y escucharte
construir con palabras
un puente indestructible
mi táctica es
quedarme en tu recuerdo
no sé cómo ni sé
con qué pretexto
pero quedarme en vos
mi táctica es
ser franco
y saber que sos franca
y que no nos vendamos
simulacros
para que entre los dos
no haya telón
ni abismos
mi estrategia es
en cambio
más profunda y más
simple
mi estrategia es
que un día cualquiera
no sé cómo ni sé
con qué pretexto
por fin me necesites.
IMPARANDO
Con il tempo, uno impara la sottile differenza
tra dare una mano e incatenare un’anima, e uno
impara che l’amore non significa andare a letto e che
compagnia non significa sicurezza, e uno inizia ad imparare …
Che i baci non sono contratti e che i regali non sono
promesse, e uno inizia ad accettare i suoi fallimenti con la
testa alta e gli occhi aperti, e uno impara a
camminare nel qui e ora, perché il terreno
del domani è troppo insicuro per i progetti… e i
futuri si spezzano facilmente a metà.
Con il tempo uno impara che il troppo storpia,
e che persino il sole, quando è troppo, brucia.
Così uno semina il proprio giardino e rende bella la propria
anima, invece di aspettare che qualcuno gli porti dei fiori.
E uno impara che davvero può portare molte cose, che
davvero è forte, che davvero vale, e uno
impara e impara…ogni giorno impara.
Con il tempo impari che stare con qualcuno che ti
offre un buon futuro significa che presto o tardi
vorrai tornare al tuo passato.
Con il tempo capisci che solo chi è capace di
amarti con i tuoi difetti, senza volerti cambiare, può
augurarti tutta la felicità che desideri.
Con il tempo di rendi conto che se stai con
quella persona solamente per riempire la tua solitudine,
finirai, irrimediabilmente per desiderare di non vederla mai più.
Con il tempo capisci che i veri amici sono
pochi, e che se non lotti per loro presto o
tardi sarai circondato solamente da amicizie false.
Con il tempo impari che le parole dette in un
momento di rabbia possono continuare ad offendere chi feristi,
durante tutta una vita.
Con il tempo impari che scusare… è facile, chiunque
lo fa, mentre perdonare è un gesto di anime grandi.
Con il tempo capisci che quando ferisci un amico
duramente, difficilmente l’amicizia tornerà
ad essere quella di prima.
Con il tempo ti rendi conto che anche se sei felice con
i tuoi amici, vi saranno giorni in cui piangerai per quelli che hai lasciato andare.
Con il tempo ti rendi conto che ogni esperienza
vissuta con ogni persona è irripetibile.
Con il tempo ti rendi conto che chi umilia o
disprezza un essere umano, presto o tardi soffrirà delle
medesime umiliazioni elevate al quadrato.
Con il tempo capisci che accelerando o sforzando le cose
alla fine non ottieni quello che speravi.
Con il tempo ti rendi conto che in realtà la cosa più bella
non era il futuro, ma il momento che stavi vivendo
proprio in questo istante.
Con il tempo vedrai che anche se sei felice con coloro che
ti stanno al fianco,
ti mancheranno terribilmente tutti quelli che
ieri stavano con te e ora se sono andati.
Con il tempo imparerai che provare a perdonare o chiedere
Perdono, dire che ami, dire che ti manca, dire che
hai bisogno, dire che vuoi essere amico di fronte a una tomba,
non ha più senso.
Sfortunatamente però, solo con un tempo …
Lode del dubbio
Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente e con rispetto chi
come moneta infida pesa la vostra parola!
Vorrei che foste accorti, che non deste
con troppa fiducia la vostra parola.
Leggete la storia e guardate
in fuga furiosa invincibili eserciti.
In ogni luogo
fortezze indistruttibili rovinano e
anche se innumerabile era l'armata salpando,
le navi che tornarono
le si poté contare.
Fu così un giorno un uomo sulla inaccessibile vetta
e giunse una nave alla fine
dell'infinito mare.
Oh bello lo scuoter del capo
su verità incontestabili!
Oh il coraggioso medico che cura
l'ammalato senza speranza!
Ma d'ogni dubbio il più bello
è quando coloro che sono
senza fede, senza forza, levano il capo e
alla forza dei loro oppressori
non credono più!
Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!
Quante vittime costò!
Com’era difficile accorgersi
che fosse così e non diverso!
Con un respiro di sollievo un giorno
un uomo nel libro del sapere lo scrisse.
Forse a lungo là dentro starà e più generazioni
ne vivranno e in quello vedranno un'eterna sapienza
e spezzeranno i sapienti chi non lo conosce.
Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,
che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.
E un altro giorno un uomo dal libro del sapere
gravemente cancella quella tesi.
Intronato dagli ordini, passato alla visita
d'idoneità da barbuti medici, ispezionato
da esseri raggianti di fregi d'oro, edificato
da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie
un libro redatto da Iddio in persona,
erudito da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode
che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco
nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.
Veramente gli è difficile
dubitare di questo mondo.
Madido di sudore si curva l'uomo
che costruisce la casa dove non lui dovrà abitare.
Ma sgobba madido di sudore anche l'uomo
che la propria casa si costruisce.
Sono coloro che non riflettono, a non
dubitare mai. Splendida è la loro digestione,
infallibile il loro giudizio.
Non credono ai fatti, credono solo a se stessi.
Se occorre, tanto peggio per i fatti.
La pazienza che han con se stessi
è sconfinata. Gli argomenti
li odono con gli orecchi della spia.
Con coloro che non riflettono e mai dubitano
si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
Non dubitano per giungere alla decisione, bensì
per schivare la decisione. Le teste
le usano solo per scuoterle. Con aria grave
mettono in guardia dall'acqua i passeggeri dl navi che affondano.
Sotto l'ascia dell'assassino
si chiedono se anch'egli non sia un uomo.
Dopo aver rilevato, mormorando,
che la questione non è ancora sviscerata vanno a letto.
La loro attività consiste nell'oscillare.
Il loro motto preferito è: l'istruttoria continua.
Certo, se il dubbio lodate
non lodate però
quel dubbio che è disperazione!
Che giova poter dubitare, a colui
che non riesce a decidersi!
Può sbagliare ad agire
chi di motivi troppo scarsi si contenta!
ma inattivo rimane nel pericolo
chi di troppi ha bisogno.
Tu, tu che sei una guida, non dimenticare
che tale sei, perché hai dubitato
delle guide! E dunque a chi è guidato
permetti il dubbio!
Dici: «Per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.
E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze, ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d'ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.
Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più
nessuno e da nessuno compresi?
O dobbiamo sperare soltanto
in un colpo di fortuna?»
Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicita’.
Pablo Neruda
(rivoltatosi nella tomba dopo la lettura della suddetta da parte di Mastella)
COMUNISTA...
- JoinedMay 2008
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Una sera, parlando distrattamente, ho scoperto che avevamo una passione in comune e persino lo stesso mezzo per concretizzarla e quindi subito ho abusato delle tue conoscenze, ti ho fatto mille domande sull'uso della luce, sui maledetti tempi di posa, sul diaframma. Quando parlavi e con pazienza mi spiegavi tutto avev… Read more
Una sera, parlando distrattamente, ho scoperto che avevamo una passione in comune e persino lo stesso mezzo per concretizzarla e quindi subito ho abusato delle tue conoscenze, ti ho fatto mille domande sull'uso della luce, sui maledetti tempi di posa, sul diaframma. Quando parlavi e con pazienza mi spiegavi tutto avevi un occhio così vispo, così curioso e appassionato che subito mi è venuta voglia di vedere le tue foto, quelle che oggi chiamo i tuoi capolavori, i tuoi esperimenti, i tuoi "pezzi di cuore". Insomma è stato un atto di egoismo e di altruismo farti entrare nel mondo di flickr perché volevo assolutamente conoscere i tuoi lavori e impossessarmi un pò della tua tecnica, del tuo modo di vedere le cose e contemporaneamente avevo intuito che tutto ciò non poteva rimanere una cosa solo tua, ma doveva essere condivisa con tutti quelli che avrebbero potuto apprezzarla. Grazie quindi per quello che ci regali, per i fantastici titoli soprattutto quelli dedicati al tuo gatto, per i vari luccichii in particolare quelli di "spiaggia di Piscità" e di "belloccio", per le citazioni letterarie "uno nessuno e centomila" in perfetta sintonia con l'immagine della foto, grazie per i tuoi interventi mai scontati e banali ma sempre molto attenti e per i tuoi ritratti carichi di vita e di spontaneità. Sperimentatore originale e accurato, questo è mctatamuganda, il nome è difficile ma a forza di pronunciarlo acquisisce familiarità...provare per credere. Le foto di mctatamuganda destano una curiosità e un' ammirazione difficile da trattenere. In attesa di un "iosonovale allo spioncino" ti faccio i miei complimenti.. ancora una volta e forse non è mai abbastanza.
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