Ho iniziato a sognare di fotografare ad 8 anni con la Kodak instamatic di mio padre (ce l'ho ancora); a 15 anni il sogno si è realizzato e da allora la fotografia ha accompagnato ogni fase della mia vita: il ciclismo, l'amore per il mare, la montagna, mia moglie e mio figlio ed oggi anche gli amici di lerka minerka, grandi compagni di viaggio e di avventura.
Le cose sono là che navigano nella luce, escono dal vuoto per aver luogo nei nostri occhi. Noi siamo implicati nel loro apparire e scomparire, quasi che fossimo qui proprio per questo. Il mondo esterno ha bisogno che lo osserviamo e raccontiamo, per avere esistenza. E quando un uomo muore porta con sé le apparizioni venute a lui fin dall'infanzia, lasciando gli altri a fiutare il buco dove ogni cosa scompare.
Gianni Celati / Verso la foce
- JoinedDecember 2007
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