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[(punto) (virgola) (trattino lungo) (puntini di sospensione) (due punti)]
Io sono Núbia. (punto)
Oppure nu (virgola),
eppure Bia — (trattino lungo)
una scrittrice che fa l’architetta,
l’urbanista,
l’artista visiva e luminosa,
l’attrice,
la designer d’esperienze.
Quella che cuce,
che beve caffè,
che cucina, viaggia, legge, sente,
prende il sole,
fotografa,
ha cura delle piante
e di Zeca — il mio cane.
Quella che prende un bicchiere di vino,
che mangia la pizza,
che 'fa l’italiana',
la figlia,
la sorella,
l'amica,
la fidanzata,
che è/sta - sempre - tra la gente,
che ama,
che è di pelle e ossa,
che vive… (puntini di sospensione)
Sono l’inquietudine di una parola
che, per essere “da capo” in una frase,
non aspetta
né vuole
essere scritta con la maiuscola.
sono, io — nu —
la vera inquietudine
nella forma più umana;
sentiero vergine d’anima
che si modella in gesto
di grande plasticità.
un insieme di parole,
percezione e interpretazioni
un’artista d’[ap]pel[l]o analogico,
cosparsa di tecnologia
sono frequenza di mare in tempesta
e anche l’assenza vigile del rumore,
quasi irreale,
che osserva il canto di un uccellino
ho in me tutta la curiosità del mondo
— e una fame insaziabile
di verità, memorie e affetti
agisco là
dove il corpo incontra lo spazio,
dove il tempo vibra nella luce,
dove la città pulsa
in strati di memoria
e sguardi
e aspetta:
(due punti)
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– grazie al mio partner, che sa di tempo, sa di attesa e sa di me, per le mie più belle fotografie di profilo, e per aver insistito perché io qui ci fossi.
- JoinedAugust 2024
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