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maschere
Maschere Dogon
Nella maggior parte delle culture africane tradizionali, chi indossa una maschera abbandona la propria identità e viene trasformato nello spirito che la maschera rappresenta. Questo scopo viene in genere raggiunto con l'ausilio di altri elementi rituali, come certi tipi di musica o di danza; in diverse culture, inoltre, la maschera si accompagna a costumi rituali, che contribuiscono a nascondere l'identità del danzatore o del sacerdote mascherato. Colui che indossa la maschera diventa quindi una sorta di medium che consente al villaggio di dialogare con le proprie divinità, gli antenati, i defunti, gli animali o altri spiriti della natura. Per questo motivo, danze e rappresentazioni mascherate svolgono spesso una funzione propiziatoria in cerimonie e celebrazioni come matrimoni, funerali, riti di iniziazione, feste del raccolto. Fra i rituali più complessi si possono citare le rappresentazioni in costume e maschera di alcuni popoli della Nigeria, fra cui Yoruba ed Edo, che presentano molte analogie con il concetto occidentale di teatro.
Poiché ogni maschera ha uno specifico significato spirituale, alcuni popoli hanno decine di diverse maschere tradizionali. La religione dei Dogon del Mali, per esempio, è caratterizzata da un ricco pantheon di spiriti, a cui corrispondono oltre 70 tipi di maschere. Spesso, la qualità di una maschera riflette la posizione del soggetto nella gerarchia degli spiriti; per esempio, maschere estremamente lineari come le kple kple dei Baulé della Costa d'Avorio (essenzialmente un disco con una rappresentazione minimalista di occhi, bocca e corna) sono generalmente associate a spiriti minori.
Dato il significato spirituale delle maschere, non tutti i membri della società sono autorizzati a indossarle. Spesso questo onore è riservato agli uomini, e in particolar modo agli anziani o comunque alle persone di alto rango. Alcune maschere sono riservate ai capi e ai re; per esempio, i capi del popolo Pende (Congo) indossano tre diverse maschere, ciascuna delle quali conferisce loro speciali poteri. Spesso, le maschere di maggiore prestigio sono quelle associate agli spiriti dei re defunti; la maschera indossata dal re del Regno di Kuba, per esempio, rappresentava il fondatore del regno e primo antenato della dinastia regale. In numerose tradizioni si trovano maschere associate a particolari società di guerrieri o di stregoni.
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Maschere Dogon
Nella maggior parte delle culture africane tradizionali, chi indossa una maschera abbandona la propria identità e viene trasformato nello spirito che la maschera rappresenta. Questo scopo viene in genere raggiunto con l'ausilio di altri elementi rituali, come certi tipi di musica o di danza; in diverse culture, inoltre, la maschera si accompagna a costumi rituali, che contribuiscono a nascondere l'identità del danzatore o del sacerdote mascherato. Colui che indossa la maschera diventa quindi una sorta di medium che consente al villaggio di dialogare con le proprie divinità, gli antenati, i defunti, gli animali o altri spiriti della natura. Per questo motivo, danze e rappresentazioni mascherate svolgono spesso una funzione propiziatoria in cerimonie e celebrazioni come matrimoni, funerali, riti di iniziazione, feste del raccolto. Fra i rituali più complessi si possono citare le rappresentazioni in costume e maschera di alcuni popoli della Nigeria, fra cui Yoruba ed Edo, che presentano molte analogie con il concetto occidentale di teatro.
Poiché ogni maschera ha uno specifico significato spirituale, alcuni popoli hanno decine di diverse maschere tradizionali. La religione dei Dogon del Mali, per esempio, è caratterizzata da un ricco pantheon di spiriti, a cui corrispondono oltre 70 tipi di maschere. Spesso, la qualità di una maschera riflette la posizione del soggetto nella gerarchia degli spiriti; per esempio, maschere estremamente lineari come le kple kple dei Baulé della Costa d'Avorio (essenzialmente un disco con una rappresentazione minimalista di occhi, bocca e corna) sono generalmente associate a spiriti minori.
Dato il significato spirituale delle maschere, non tutti i membri della società sono autorizzati a indossarle. Spesso questo onore è riservato agli uomini, e in particolar modo agli anziani o comunque alle persone di alto rango. Alcune maschere sono riservate ai capi e ai re; per esempio, i capi del popolo Pende (Congo) indossano tre diverse maschere, ciascuna delle quali conferisce loro speciali poteri. Spesso, le maschere di maggiore prestigio sono quelle associate agli spiriti dei re defunti; la maschera indossata dal re del Regno di Kuba, per esempio, rappresentava il fondatore del regno e primo antenato della dinastia regale. In numerose tradizioni si trovano maschere associate a particolari società di guerrieri o di stregoni.