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AFGE OPM Local 32 held an informational panel discussion for union members and OPM employees.

Sakhr Al-Makhadhi

Esra Dogramaci

Garrett Goodman

Aron Pilhofer

  

Facebook è stato molto criticato dagli editori in questi anni. Eppure, che piaccia o meno, Facebook è sempre di più il luogo al quale le persone si rivolgono per informarsi. Questo incontro è un appello unilaterale e volutamente provocatorio ai giornalisti e agli editori perché si sveglino e capiscano l’immensa opportunità che Facebook ci offre, soprattutto per quanto riguarda i video.

 

Facebook has received a lot of criticism from publishers in recent years. But like it or not, Facebook is increasingly the place people turn for news. This panel is a deliberately provocative, one-sided appeal to journalists and publishers to wake up and understand the immense opportunity Facebook provides us, particularly in the realm of video.

 

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/in-your-facebook

  

Giorgio Meletti

Laura Serafini

Luigi Zingales

  

Perché in Italia la crisi bancaria è esplosa nelle proporzioni che vediamo senza che i giornali e la politica se ne siano accorti? Le banche hanno tre modi di controllare l'informazione: l'investimento pubblicitario, il finanziamento e la proprietà delle società editoriali. I media hanno tre modi di assoggettarsi alle banche: si sottopongono al ricatto pubblicitario, si indebitano, si fanno direttamente comprare. Dove l'informazione funziona meglio l'economia va meglio. E in Italia la scomparsa delle notizie dai giornali accelera il declino dell'economia italiana.

 

Why did the banking crisis in Italy explode in such proportions without the media and the world of politics seeming to notice? Banks have three ways to control the flow of news: advertising investment, financing and ownership of media companies. The media have three ways to submit to the banks: via blackmail advertising, by getting into debt, or by running their affairs so badly they get bought directly. Where the media is on the ball, the economy tends to function better. And in Italy the disappearance of hard news from newspapers has accelerated the relative decline of the Italian economy.

  

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/banks-and-the...

 

BASF presence at the Fruit Logistica 2011 was commitment to farmers concerning: Food Quality, Water Management, Worker Safety and Biodiversity

Ron McCullagh Sorious Samura Antonella Sinopoli

  

Esiste una grande scuola di giornalismo investigativo in Africa, costituita da giornalisti, fotoreporter, video maker africani e occidentali che operano su territori di cui hanno una conoscenza profonda acquisita nel corso di anni di permanenza. Insight TWI produce film, documentari e programmi televisivi ad alto impatto, sia nel contenuto che nelle immagini. Tra i titoli, Cry Freetown sulla guerra civile in Sierra Leone; il controverso film sull’omossessualità in Africa, Africa’s last taboo; Blood on the stone affiancato a Blood diamond film multi-premiato con Leonardo Di Caprio. Il team di Insight TWI, di cui fa parte anche Anas Aremeyaw Anas, lo scorso anno ospite al Festival Internazionale del Giornalismo, ha prodotto la serie Africa Investigates in collaborazione con Al Jazeera. Del giornalismo investigativo in Africa, dell’impatto e della sua potenza descrittiva parleranno Ron McCullagh, veterano della BBC e fondatore di Insight TWI, e Sorious Samura, giornalista di punta di Insight TWI.

 

There is a great school of investigative journalism in Africa, consisting of journalists, photojournalists, African and Western video-makers who operate in the areas of which they have deep knowledge gained over many years.

 

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/investigative...

March 16, 2012

Chris Melissinos, Mike Mika, Rand Miller, Don Daglow, and Keith Robinson.

Giulio Albanese

Riccardo Iacona

Cristina Nadotti

Tommy Simmons

  

Il richiamo alla chiusura dei confini, all’isolamento, al “tornatene a casa tua”, al nazionalismo, confligge con quella globalità ed interdipendenza che i “grandi della terra” si sono dati con i nuovi obiettivi globali, in vista del 2030. Non più Nord e Sud, non più povero e ricco, ma tutto è in stretto collegamento. Questo il cardine dei nuovi obiettivi di sviluppo. La salute del mondo, quindi, non può non passare per uno dei malati più drammatici del pianeta, il continente africano. Ricco di risorse, ma depredato e con alcuni degli indici di salute più drammatici della Terra. Amref cura dal 1957 la salute delle aree più remote dell’Africa, consapevole che curare l’Africa sia prendersi cura del mondo. Riccardo Iacona, nelle sue inchieste su Presadiretta (RAI 3) ha di frequente “connesso” il nostro mondo a quello africano, costruendo ogni volta una narrazione che evidenzia quel filo rosso che li lega. Insieme ad Amref PresaDiretta ha raccontato: “la salute come strada per costruire la pace in un Sud Sudan martoriato da divisioni etniche e conseguenze della guerra civile” (2013); scandagliato il dibattito intorno ai vaccini, che ha scaturito numerosi scontri in Italia, ma che in un Paese come l’Uganda, come dimostrato con l’aiuto di Amref - sono essenziali (2016). Fino al racconto delle conseguenze del terrorismo al confine tra Kenya e Somalia, a seguito della strage di Garissa, compiuta per mano del gruppo somalo al shabab. Tale tema è stato sviluppato dal fondatore di Amref Italia, Tommy Simmons, in collaborazione con il regista Angelo Loy. Perché ci dovrebbe interessare l’Africa e la sua salute? In che modo il giornalismo può avvicinare temi che sembrano apparentemente lontani? A queste ed altre domande - grazie alla collaborazione della giornalista Cristina Nadotti - si cercherà di rispondere. Grazie anche a Padre Giulio Albanese uno dei massimi esperti delle tematiche legate all’Africa, missionario comboniano e direttore di Popoli e Missione. Saluto iniziale della presidente onoraria di Amref Ilaria Borletti Buitoni. Organizzato e sponsorizzato da Amref Italia.

 

The call for the closure of borders, for isolation, for others to “go back home,” for nationalism runs sharply counter to the sense of globalism and interdependence that the “great leaders of the world” have decided with new global goals, for 2030. No more North and South, no longer poor and rich, everything is in a close connection. This is the cornerstone of the new development goals.

 

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/take-care-of-...

Watch it at: livestream.com/colgateuniversity/Cancer-Immunotherapy-Hop....

 

Cancer Immunotherapy: Hope or Hype?

Wed, Nov 16 from 9:30 - 11:30pm EST Business

Presented by the Colgate Professional Networks.

 

This discussion will cover the history, science, and promise of this new paradigm as well as issues of access, affordability, and ethics.

 

6:30 p.m. | Panel Discussion

8:00 p.m. | Networking Reception

 

This event is free to attend. In lieu of a registration fee, we ask that you consider a donation of $13 or more to support the Colgate Internship Fund.

 

Moderated by Geoff Holm | Associate Professor of Biology, Colgate University

 

Panelists:

David Beier ’70 | Managing Director, Bay City Capital

Wayne Feinstein ’74 | Senior VP, Capital Group Companies Private Client Services and Founder, Gastric Cancer Foundation

Gregg Fine ’94 | Senior Medical Director, Genentech

Terry Fry ’88 | Head, Hematologic Malignancies Section, NIH, National Cancer Institute

Carin Rollins ’94 | Founder/CEO, Hinge Bio

   

Michael Riley, Editor of the Chronicle of Higher Education;Rogan Kersh, WFU Provost; Andy Chan, WFU VP of Personal and Career Development

Isabella Baroni - Paolo Eusebi Salvatore Iaconesi - Tom Jefferson - Tiziana Moriconi

  

L’attuale ecosistema digitale dell’informazione presenta rischi e opportunità per coloro che soffrono di una malattia. Possiamo raccontare in rete le nostre malattie meglio che offline? Possiamo migliorare l’affidabilità delle informazioni che i malati trovano in rete? Possiamo coinvolgere i pazienti e i cittadini in un processo virtuoso che aumenti la conoscenza disponibile e garantisca un miglior governo del sistema sanitario? Possiamo utilizzare il web 2.0 per migliorare le evidenze disponibili?

 

The current digital information ecosystem shows risks and opportunities for those who suffer from a disease. Can we recount our illnesses better online or face-to-face? Could we improve the reliability of information that ill people find on the net? Could we involve patients and citizens in a virtuous process that increases the available knowledge and ensures better governance of the health system? Could we use web 2.0 to improve the available evidence?

 

on demand video here: media.journalismfestival.com/programme/2017/health-care-2.0

 

No kreisās: Izdevēja Vija Kilbloka, AKKA/LAA Juridiskās nodaļas vadītājs Imants Belogrīvs, Projekta "eGrāmata.lv" vadītājs Edgars Ivanovs, blogeris un jauno tehnoloģiju entuziasts Kristaps Skutelis

President Brian W. Casey makes remarks during "Colgate’s History: Reflections on the Past and Future." The event, on September 27, 2016, was part of a week-long celebration of Casey's inauguration. The panelists also included Robert Garland, Roy D. and Margaret B. Wooster Professor of the Classics; Jennifer Hull, assistant professor of history and bicentennial fellow; James Allen Smith '70, director of research, Rockefeller Archive Center, and author of a forthcoming history of Colgate University; and Mel Watkins '62, Colgate NEH Professor of the humanities in the Department of English. Jill Harsin, professor of history and chair of Colgate's Bicentennial Committee, moderated.

 

Photo by Nick Gilbert '18

Professor David McCabe introduces the panel for "Colgate’s History: Reflections on the Past and Future." The event, on September 27, 2016, was part of a week-long celebration of President Brian W. Casey's inauguration. Panelists included Casey, Robert Garland, Roy D. and Margaret B. Wooster Professor of the Classics; Jennifer Hull, assistant professor of history and bicentennial fellow; James Allen Smith '70, director of research, Rockefeller Archive Center, and author of a forthcoming history of Colgate University; and Mel Watkins '62, Colgate NEH Professor of the humanities in the Department of English. Jill Harsin, professor of history and chair of Colgate's Bicentennial Committee, moderated.

 

Photo by Nick Gilbert '18

Giorgio Meletti

Laura Serafini

Luigi Zingales

  

Perché in Italia la crisi bancaria è esplosa nelle proporzioni che vediamo senza che i giornali e la politica se ne siano accorti? Le banche hanno tre modi di controllare l'informazione: l'investimento pubblicitario, il finanziamento e la proprietà delle società editoriali. I media hanno tre modi di assoggettarsi alle banche: si sottopongono al ricatto pubblicitario, si indebitano, si fanno direttamente comprare. Dove l'informazione funziona meglio l'economia va meglio. E in Italia la scomparsa delle notizie dai giornali accelera il declino dell'economia italiana.

 

Why did the banking crisis in Italy explode in such proportions without the media and the world of politics seeming to notice? Banks have three ways to control the flow of news: advertising investment, financing and ownership of media companies. The media have three ways to submit to the banks: via blackmail advertising, by getting into debt, or by running their affairs so badly they get bought directly. Where the media is on the ball, the economy tends to function better. And in Italy the disappearance of hard news from newspapers has accelerated the relative decline of the Italian economy.

  

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/banks-and-the...

 

YU Alumni Networking Event -YU Wall Street and YU Tech - Mobility as a Service

Design Policy: Lessons Learned - (L-R) moderator Bradford McKee, Editor-in-Chief, Landscape Architecture Magazine; Christian Scherfig, CEO, Danish Design Centre; Sanna-Mari Jäntti, Development Director, World Design Capital Helsinki 2012; Halla Helgadottir, Managing Director, Iceland Design Centre; Lavrans Lovlie, Director, live/work; Robin Edman, CEO, Swedish Industrial Design Foundation

Sprint: Leeds focused on how the Government Digital Service and local authorities, including Leeds City Council, can work together to make things better for users.

 

We looked at examples of digital transformation from a number of local authorities and charted the progress of the Local Digital Declaration as it approaches its one-year anniversary.

Giulio Albanese

Riccardo Iacona

Cristina Nadotti

Tommy Simmons

  

Il richiamo alla chiusura dei confini, all’isolamento, al “tornatene a casa tua”, al nazionalismo, confligge con quella globalità ed interdipendenza che i “grandi della terra” si sono dati con i nuovi obiettivi globali, in vista del 2030. Non più Nord e Sud, non più povero e ricco, ma tutto è in stretto collegamento. Questo il cardine dei nuovi obiettivi di sviluppo. La salute del mondo, quindi, non può non passare per uno dei malati più drammatici del pianeta, il continente africano. Ricco di risorse, ma depredato e con alcuni degli indici di salute più drammatici della Terra. Amref cura dal 1957 la salute delle aree più remote dell’Africa, consapevole che curare l’Africa sia prendersi cura del mondo. Riccardo Iacona, nelle sue inchieste su Presadiretta (RAI 3) ha di frequente “connesso” il nostro mondo a quello africano, costruendo ogni volta una narrazione che evidenzia quel filo rosso che li lega. Insieme ad Amref PresaDiretta ha raccontato: “la salute come strada per costruire la pace in un Sud Sudan martoriato da divisioni etniche e conseguenze della guerra civile” (2013); scandagliato il dibattito intorno ai vaccini, che ha scaturito numerosi scontri in Italia, ma che in un Paese come l’Uganda, come dimostrato con l’aiuto di Amref - sono essenziali (2016). Fino al racconto delle conseguenze del terrorismo al confine tra Kenya e Somalia, a seguito della strage di Garissa, compiuta per mano del gruppo somalo al shabab. Tale tema è stato sviluppato dal fondatore di Amref Italia, Tommy Simmons, in collaborazione con il regista Angelo Loy. Perché ci dovrebbe interessare l’Africa e la sua salute? In che modo il giornalismo può avvicinare temi che sembrano apparentemente lontani? A queste ed altre domande - grazie alla collaborazione della giornalista Cristina Nadotti - si cercherà di rispondere. Grazie anche a Padre Giulio Albanese uno dei massimi esperti delle tematiche legate all’Africa, missionario comboniano e direttore di Popoli e Missione. Saluto iniziale della presidente onoraria di Amref Ilaria Borletti Buitoni. Organizzato e sponsorizzato da Amref Italia.

 

The call for the closure of borders, for isolation, for others to “go back home,” for nationalism runs sharply counter to the sense of globalism and interdependence that the “great leaders of the world” have decided with new global goals, for 2030. No more North and South, no longer poor and rich, everything is in a close connection. This is the cornerstone of the new development goals.

 

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/take-care-of-...

March 16, 2012

Chris Melissinos, Mike Mika, Rand Miller, Don Daglow, and Keith Robinson.

YU Alumni Networking Event -YU Wall Street and YU Tech - Mobility as a Service

Ron McCullagh Sorious Samura Antonella Sinopoli

  

Esiste una grande scuola di giornalismo investigativo in Africa, costituita da giornalisti, fotoreporter, video maker africani e occidentali che operano su territori di cui hanno una conoscenza profonda acquisita nel corso di anni di permanenza. Insight TWI produce film, documentari e programmi televisivi ad alto impatto, sia nel contenuto che nelle immagini. Tra i titoli, Cry Freetown sulla guerra civile in Sierra Leone; il controverso film sull’omossessualità in Africa, Africa’s last taboo; Blood on the stone affiancato a Blood diamond film multi-premiato con Leonardo Di Caprio. Il team di Insight TWI, di cui fa parte anche Anas Aremeyaw Anas, lo scorso anno ospite al Festival Internazionale del Giornalismo, ha prodotto la serie Africa Investigates in collaborazione con Al Jazeera. Del giornalismo investigativo in Africa, dell’impatto e della sua potenza descrittiva parleranno Ron McCullagh, veterano della BBC e fondatore di Insight TWI, e Sorious Samura, giornalista di punta di Insight TWI.

 

There is a great school of investigative journalism in Africa, consisting of journalists, photojournalists, African and Western video-makers who operate in the areas of which they have deep knowledge gained over many years.

 

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/investigative...

Marianna Aprile

Marco Damilano

Sergio Rizzo

Alessandra Sardoni

Sofia Ventura

  

La Repubblica dei Brocchi: questa è l'immagine che restituisce la classe dirigente del nostro paese. “Il deperimento delle nostre élite è generale. Niente e nessuno si è salvato dal lento processo di decomposizione. Non la politica. Né le grandi burocrazie pubbliche. Ma neppure magistrati, manager pubblici e privati, professori. Non ha risparmiato il sindacato, la finanza, i professionisti di ogni ordine e grado. Né poteva risparmiare la stampa e l’informazione", scrive Sergio Rizzo.

 

La Repubblica dei Brocchi (The Republic of Morons) is the latest book by Sergio Rizzo. And the title refers to the image the Italian ruling class offers. Ethical codes, the same Article 54 of the Constitution – which establishes the requirement to fulfill public functions “with honour and dignity” – seem to be as good as scrap paper, when we are overwhelmed by a wave of news concerning cases of nepotism, favoritism, wastage, exhibitions of ignorance and little respect for institutions. The disconnection between the élite and the issues affecting a large part of the population. Especially when political parties frequently seem focused on factional infighting, interested only in maintaining their posts and privileges, without regard for the interests of the country at large.

 

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/situations-va...

Photographer: Zack Lane, Hofstra University Photographer

Building a global digital marketplace - Panel debate featuring:

Rowan Conway, Director of Innovation and Development, RSA,

Wendy Lawson, Senior Director Member Services and Technology, IACCM,

Warren Smith, Director of Digital Marketplace, GDS

Giorgio Meletti

Laura Serafini

Luigi Zingales

  

Perché in Italia la crisi bancaria è esplosa nelle proporzioni che vediamo senza che i giornali e la politica se ne siano accorti? Le banche hanno tre modi di controllare l'informazione: l'investimento pubblicitario, il finanziamento e la proprietà delle società editoriali. I media hanno tre modi di assoggettarsi alle banche: si sottopongono al ricatto pubblicitario, si indebitano, si fanno direttamente comprare. Dove l'informazione funziona meglio l'economia va meglio. E in Italia la scomparsa delle notizie dai giornali accelera il declino dell'economia italiana.

 

Why did the banking crisis in Italy explode in such proportions without the media and the world of politics seeming to notice? Banks have three ways to control the flow of news: advertising investment, financing and ownership of media companies. The media have three ways to submit to the banks: via blackmail advertising, by getting into debt, or by running their affairs so badly they get bought directly. Where the media is on the ball, the economy tends to function better. And in Italy the disappearance of hard news from newspapers has accelerated the relative decline of the Italian economy.

  

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/banks-and-the...

 

Isabella Baroni - Paolo Eusebi Salvatore Iaconesi - Tom Jefferson - Tiziana Moriconi

  

L’attuale ecosistema digitale dell’informazione presenta rischi e opportunità per coloro che soffrono di una malattia. Possiamo raccontare in rete le nostre malattie meglio che offline? Possiamo migliorare l’affidabilità delle informazioni che i malati trovano in rete? Possiamo coinvolgere i pazienti e i cittadini in un processo virtuoso che aumenti la conoscenza disponibile e garantisca un miglior governo del sistema sanitario? Possiamo utilizzare il web 2.0 per migliorare le evidenze disponibili?

 

The current digital information ecosystem shows risks and opportunities for those who suffer from a disease. Can we recount our illnesses better online or face-to-face? Could we improve the reliability of information that ill people find on the net? Could we involve patients and citizens in a virtuous process that increases the available knowledge and ensures better governance of the health system? Could we use web 2.0 to improve the available evidence?

 

on demand video here: media.journalismfestival.com/programme/2017/health-care-2.0

 

Wake Forest hosts a Dignity and Respect program in Brendle Recital Hall on Wednesday, November 6, 2013.

Sakhr Al-Makhadhi Fatemah Farag Sana Sbouai Farah Wael

  

Non tutto ciò che è digitale è online, quindi perché è così difficile per l’industria giornalistica (specialmente nel Medio Oriente) capire che non tutto quello che è online è digitale? Quello che sta accadendo attualmente è una digitalizzazione della carta stampata, alla quale si accompagna una digitalizzazione dei modelli di business e di proprietà delle testate. Ma tutto questo non funziona più. Le regole di internet non lo permettono. Il fenomeno del clickbait è semplicemente il risultato naturale della nostra pigrizia collettiva nei confronti di questo mezzo. Avete bisogno di traffico per avere pubblicità, di inserzioni per fare soldi, di soldi per pagare i vostri giornalisti. Se il vostro tipo di giornalismo non è abbastanza eccitante, abbastanza interessante o persino non abbastanza sexy per ottenere il traffico di cui hai bisogno, la soluzione non sta nel livellarvi verso il basso e cambiare il vostro modo di fare giornalismo. La soluzione sta nel cambiare il vostro approccio verso il mezzo, non verso il messaggio. Il digitale ci può aiutare a mettere a nudo il giornalismo, privandolo di tutte le connotazioni relative al mezzo precedente e riportandolo al suo nucleo; un valore aggiunto. Il giornalismo non sono le notizie; il giornalismo è mettere quelle notizie in un contesto, spiegandolo. Il mezzo digitale vi permette di esplorare questioni più complesse con il vostro pubblico, di trovare modalità innovative e coinvolgenti per condividere tali questioni con il vostro audience. Fate una ricerca giornalistica approfondita, e poi pensate a come presentarla al meglio. Ciò implicherà anche una revisione di come definiamo i giornalisti, per non parlare della nozione che i giornalisti abbiano bisogno di una byline e di limiti di parole. Un’integrazione fra giornalisti e artisti che porterà a un nuovo ibrido di pensatori digitali, che possono fare ricerca, intervistare, citare, programmare e creare.

 

Not everything that’s digital is online, so why is it so hard for the journalism industry (especially in the Middle East) to realise that not everything that’s online is digital.

 

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/how-digital-c...

Wake Forest hosts a Dignity and Respect program in Brendle Recital Hall on Wednesday, November 6, 2013.

Chiara Bianchini

Luca Calzolari

Carlo Meletti

Titti Postiglione

Matteo Tempestini

  

Analisi della comunicazione sui social network e sulla stampa del terremoto del 24 agosto 2016. Come cambia il ruolo della stampa e delle istituzioni per soddisfare la richiesta di informazioni degli utenti sui social network e la verifica delle notizie. Saluti istituzionali da Fabio Paparelli, Assessore Economia, Commercio, Turismo e Sport, Regione Umbria.

 

The session will analyse the communication on social networks and in the press of the Italian earthquake of 24 August 2016. How has the role of the press and institutions changed to meet the demand by users of social networks for information and for news verification? Introduction by Fabio Paparelli, Umbria Regional Council.

  

video: media.journalismfestival.com/programme/2017/earthquake-ho...

YU Alumni Networking Event -YU Wall Street and YU Tech - Mobility as a Service

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Giulio Albanese

Riccardo Iacona

Cristina Nadotti

Tommy Simmons

  

Il richiamo alla chiusura dei confini, all’isolamento, al “tornatene a casa tua”, al nazionalismo, confligge con quella globalità ed interdipendenza che i “grandi della terra” si sono dati con i nuovi obiettivi globali, in vista del 2030. Non più Nord e Sud, non più povero e ricco, ma tutto è in stretto collegamento. Questo il cardine dei nuovi obiettivi di sviluppo. La salute del mondo, quindi, non può non passare per uno dei malati più drammatici del pianeta, il continente africano. Ricco di risorse, ma depredato e con alcuni degli indici di salute più drammatici della Terra. Amref cura dal 1957 la salute delle aree più remote dell’Africa, consapevole che curare l’Africa sia prendersi cura del mondo. Riccardo Iacona, nelle sue inchieste su Presadiretta (RAI 3) ha di frequente “connesso” il nostro mondo a quello africano, costruendo ogni volta una narrazione che evidenzia quel filo rosso che li lega. Insieme ad Amref PresaDiretta ha raccontato: “la salute come strada per costruire la pace in un Sud Sudan martoriato da divisioni etniche e conseguenze della guerra civile” (2013); scandagliato il dibattito intorno ai vaccini, che ha scaturito numerosi scontri in Italia, ma che in un Paese come l’Uganda, come dimostrato con l’aiuto di Amref - sono essenziali (2016). Fino al racconto delle conseguenze del terrorismo al confine tra Kenya e Somalia, a seguito della strage di Garissa, compiuta per mano del gruppo somalo al shabab. Tale tema è stato sviluppato dal fondatore di Amref Italia, Tommy Simmons, in collaborazione con il regista Angelo Loy. Perché ci dovrebbe interessare l’Africa e la sua salute? In che modo il giornalismo può avvicinare temi che sembrano apparentemente lontani? A queste ed altre domande - grazie alla collaborazione della giornalista Cristina Nadotti - si cercherà di rispondere. Grazie anche a Padre Giulio Albanese uno dei massimi esperti delle tematiche legate all’Africa, missionario comboniano e direttore di Popoli e Missione. Saluto iniziale della presidente onoraria di Amref Ilaria Borletti Buitoni. Organizzato e sponsorizzato da Amref Italia.

 

The call for the closure of borders, for isolation, for others to “go back home,” for nationalism runs sharply counter to the sense of globalism and interdependence that the “great leaders of the world” have decided with new global goals, for 2030. No more North and South, no longer poor and rich, everything is in a close connection. This is the cornerstone of the new development goals.

 

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Wake Forest hosts a Dignity and Respect program in Brendle Recital Hall on Wednesday, November 6, 2013.

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