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PLOTTERFLUx@FRONTIERA 2009

ph. Elena "Precise" Rota

 

Preso alla lettera

 

Il Writing, alla lettera scrittura, è una disciplina codificata con tanto di storia alle spalle e di un rigido regolamento d’appartenenza. La pratica del writer si confronta costantemente con diverse tipologie di confini: la labile soglia tra legale e illegale, l’eterna diatriba tra arte e non arte, la frontiera concettuale della linea. Elemento fondante di un graffito è infatti l’outline, la sottile definizione di un contorno, che è parte intergrante dell’opera, ma che si frappone tra l’indagine ingegneristica del lettering da cui salpa e il contesto urbano in cui drasticamente approda. L’Aerosol art, come spesso viene chiamata, nel tempo ha subito un aggiornamento tecnologico che non si è limitato all’accrescimento della precisione tecnica o alla migliore performanza degli spray.

 

Plotterflux è la realizzazione concreta della deriva mediale del writing. La contaminazione con gli altri linguaggi del visivo - il fotografico, il cinematografico, l’audiovisivo in genere - consente alla crew dei Bergamasterz (Verbo, Font, Hemo, Loathin e Alfa) di esibirsi in un live media che fonde su di un’unica superficie la materialità del colore con l’immaterialità della proiezione. Il percorso di apprendimento di un writer passa attraverso l’assimilazione di principi basilari: velocità, precisione, stile. Verbo, superato il training iniziale, conduce una ricerca sul medium che lo porta a contagiare esperienze apparentemente inconciliabili come il writing e il vjing. L’utilizzo della luce in luogo del colore (proiettori al posto delle bombolette) consente di apparire e scomparire ancora più velocemente senza lasciare traccia, almeno sui muri. La pre-produzione (elaborazione digitale, Software engineering) si sposa alla post-produzione (live mix video) ingaggiando una guerriglia di simboli, icone e segni che alberga temporaneamente in disparati contesti urbani.

 

La parola d’ordine è free style: libere associazioni di idee, indiscriminate sovrapposizioni di concetti, improvvise accelerazioni linguistiche e brusche frenate sintattiche. Le Video Incursioni rappresentano la summa di un percorso che è iniziato in strada e non può far altro che ritornare in strada. Perché la strada è il veicolo di una comunicazione pubblica, veloce e illimitata. Perché la strada è capace di accogliere, di essere portatrice sana di una democrazia reale. Perché la strada è cultura, e viceversa. (Claudio Musso)

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Uploaded on March 30, 2009
Taken on March 21, 2009