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Tsuru no ongaeshi

(La gratitudine della gru)

 

Sadako Sasaki (佐々木禎子) era una bambina giapponese vissuta nei pressi del ponte di Misasa ad Hiroshima.

Sadako aveva solo due anni quando la bomba atomica “Little boy” fu sganciata sulla sua città, il 6 agosto 1945.

Il tempo quel giorno, per un lunghissimo istante, si fermò su Hiroshima, sul Giappone e sul mondo intero. Un terribile momento da cui l’uomo non può più tornare indietro. Sasako sopravvisse all’esplosione e crebbe diventando sana e atletica.

Un giorno, però, quando aveva 11 anni, mentre si stava allenando per una gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.

Chizuko Hamamoto, la sua migliore amica, le parlò allora di una antica leggenda, secondo la quale, chi fosse riuscito a creare mille origami tsuru * avrebbe potuto esprimere un desiderio.

Così le piccole mani cominciarono febbrilmente a creare delle gru di tutti i colori. La bambina continuò a creare i suoi origami durante i quattordici mesi di degenza in ospedale, utilizzando per questo non solo carta da origami, ma tutti i pezzettini di carta che le capitavano tra le mani, anche quella delle confezioni dei suoi farmaci.

Il tempo passava veloce e le sue condizioni di salute si aggravarono. Era giunta a creare la sua 644esima gru quando Sasako morì…Le piccole origami tsuru furono sepolte con lei, insieme alle 356 gru che gli amici di Sasako avevano fatto per lei.

Quello che non morì fu la speranza di Sasako, che è la stessa di tutti quelli che soffrono e che si augurano che le loro sofferenze possano avere fine, o almeno che possano essere alleviate.

Solo chi ha questa speranza può davvero aiutare qualcuno che sta soffrendo e, se non può davvero curarlo, può almeno donargli un sorriso, fargli sapere che non è solo, che c’è qualcuno che gli terrà la mano nel disagio e che si prenderà cura del suo dolore.

 

Cinzia A. Rizzo

 

 

 

*La gru (tsuru) ha anche un significato taumaturgico. Secondo la leggenda la gru vivrebbe fino a mille anni, perciò fabbricare una gru con la carta è augurio di lunga vita. Quando una persona è ammalata si realizzano mille gru con l'arte dell'origami per garantire la pronta guarigione. Lo stesso valore taumaturgico è riscontrabile nella fiaba dove il lavoro della gru allontana lo spettro della fame e della malattia.

 

 

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Uploaded on August 6, 2010