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Giuseppe Mazzuoli, il Bastarolo (Ferrara 1536-1589) Angelo Musicante
Mazzuoli Giuseppe detto il Bastarolo (Ferrara 1536/ 1589)
“Angelo Musicante con Puttino e Amorino”
Olio su tela
Collezione Privata
Eseguito tra il settimo e l’ottavo decennio del Cinquecento questa elegante sperimentazione del Bastarolo, dalla ricercata impostazione e l’esasperato sottinsù, fa probabilmente parte delle numerose opere da stanza di piccolo formato così frequenti nella sua produzione, come più volte ricordato anche dagli antichi storiografi ferraresi Baruffaldi, Barotti e Scalabrini.
Il dipinto, che riporta alle opere d’arte con dettagli musicali eseguite a Ferrara tra il XV e il XVII secolo, ha un chiaro significato allegorico: auspica o comunica una prossima maternità.
L' Angelo Musicante, soggetto molto in auge nel Rinascimento, è rinomatamente foriero di novità celestiali e, in questo caso probabilmente annuncia tramite il messaggio letto dal biondo puttino col viso schiacciato, il nasetto all’insù e l’espressione da birba, seduto ignudo sull’imponente architrave di granito e amorevolmente abbracciato da un Amorino, la lieta novella di un probabile nascituro in arrivo.
Su una tradizione figurativa tipicamente ferrarese, dalla quale deriva il cromatismo sgargiante e acceso di matrice dossesca e l’intenso naturalismo proveniente dall’Ortolano di cui il Bastarolo resterà probabilmente l’unico vero erede, si innestano le rivoluzionarie novità venete proposte prima da Tiziano e poi dal Veronese.
Tipico del suo stile pittorico, fisionomie con gli occhi grandi distanti tra loro, posti verso i lati esterni di visi larghi e squadrati, il naso dritto leggermente camuso, che nella parte inferiore assume spesso una forma vagamente triangolare con la punta rivolta in basso verso bocche piccole e carnose e il violento alternarsi di luci ed ombre tra gli abbondanti panneggi, che a volte risultavano duri, rigidi dalle pieghe profonde e dall’effetto cartaceo.
Come si evince anche in questo dipinto, Giuseppe Mazzuoli riponeva particolare attenzione e grande interesse per i rilievi e i modelli architettonici più ricercati e di originale impatto prospettico.
Il Bastarolo esercitò il suo sofisticato manierismo sotto il governo di Alfonso II d’Este (Ferrara 1533-1597) ultimo duca di Ferrara e fu l’ultimo riconosciuto maestro del 500 riconducibile alla grande Officina Ferrarese.
Le sue ardite invenzioni furono di stimolo ed esempio per i tre più grandi pittori della Ferrara del 600: lo Scarsellino, Carlo Bononi ed il Guercino.
Giuseppe Mazzuoli called Bastarolo (Ferrara 1536-1589)
"Musician Angel with Putto and Cupid"
Oil on canvas
Private Collection
This wonderful painting of Bastarolo is a fine allegory as a message, tribute or wish for a forthcoming motherhood.
Giuseppe Mazzuoli (c. 1536– November 9, 1589) was an Italian painter of the Mannerist period, active mainly in the court of Alfonso II d'Este of Ferrara.
He is nicknamed il Bastaruolo (or il Bastarolo by authors writing in English), from a dialect term describing his father's profession selling foodstuffs, including corn (biade).
He painted the ceiling of the church of the Gesu in Ferrara, a work started by Giovanni Francesco Surchi.
Giuseppe Mazzuoli was reportedly a pupil of Dosso Dossi, and the teacher of Carlo Bononi and Domenico Monio.
Among his works were some altarpieces for the Cathedral of Ferrara.
Giuseppe Mazzuoli, dit Bastarolo (Ferrara 1536-1589)
"Ange Musicien avec Putto et Cupid"
Huil sur toile
Collection Particuliere.
Allégorie de la Maternité.
Giuseppe Mazzuoli dit Bastarolo, dont le maniérisme est fondamental dans la seconde moitié du XVIe siècle, a été actif à la cour d'Alphonse II d'Este à Ferrare.
Le Bastarolo ( Joseph Mazzuoli), dont le pinceau est lent et le style étudié, est moins connu qu'il ne le merite.
Giuseppe Mazzuoli, il Bastarolo (Ferrara 1536-1589) Angelo Musicante
Mazzuoli Giuseppe detto il Bastarolo (Ferrara 1536/ 1589)
“Angelo Musicante con Puttino e Amorino”
Olio su tela
Collezione Privata
Eseguito tra il settimo e l’ottavo decennio del Cinquecento questa elegante sperimentazione del Bastarolo, dalla ricercata impostazione e l’esasperato sottinsù, fa probabilmente parte delle numerose opere da stanza di piccolo formato così frequenti nella sua produzione, come più volte ricordato anche dagli antichi storiografi ferraresi Baruffaldi, Barotti e Scalabrini.
Il dipinto, che riporta alle opere d’arte con dettagli musicali eseguite a Ferrara tra il XV e il XVII secolo, ha un chiaro significato allegorico: auspica o comunica una prossima maternità.
L' Angelo Musicante, soggetto molto in auge nel Rinascimento, è rinomatamente foriero di novità celestiali e, in questo caso probabilmente annuncia tramite il messaggio letto dal biondo puttino col viso schiacciato, il nasetto all’insù e l’espressione da birba, seduto ignudo sull’imponente architrave di granito e amorevolmente abbracciato da un Amorino, la lieta novella di un probabile nascituro in arrivo.
Su una tradizione figurativa tipicamente ferrarese, dalla quale deriva il cromatismo sgargiante e acceso di matrice dossesca e l’intenso naturalismo proveniente dall’Ortolano di cui il Bastarolo resterà probabilmente l’unico vero erede, si innestano le rivoluzionarie novità venete proposte prima da Tiziano e poi dal Veronese.
Tipico del suo stile pittorico, fisionomie con gli occhi grandi distanti tra loro, posti verso i lati esterni di visi larghi e squadrati, il naso dritto leggermente camuso, che nella parte inferiore assume spesso una forma vagamente triangolare con la punta rivolta in basso verso bocche piccole e carnose e il violento alternarsi di luci ed ombre tra gli abbondanti panneggi, che a volte risultavano duri, rigidi dalle pieghe profonde e dall’effetto cartaceo.
Come si evince anche in questo dipinto, Giuseppe Mazzuoli riponeva particolare attenzione e grande interesse per i rilievi e i modelli architettonici più ricercati e di originale impatto prospettico.
Il Bastarolo esercitò il suo sofisticato manierismo sotto il governo di Alfonso II d’Este (Ferrara 1533-1597) ultimo duca di Ferrara e fu l’ultimo riconosciuto maestro del 500 riconducibile alla grande Officina Ferrarese.
Le sue ardite invenzioni furono di stimolo ed esempio per i tre più grandi pittori della Ferrara del 600: lo Scarsellino, Carlo Bononi ed il Guercino.
Giuseppe Mazzuoli called Bastarolo (Ferrara 1536-1589)
"Musician Angel with Putto and Cupid"
Oil on canvas
Private Collection
This wonderful painting of Bastarolo is a fine allegory as a message, tribute or wish for a forthcoming motherhood.
Giuseppe Mazzuoli (c. 1536– November 9, 1589) was an Italian painter of the Mannerist period, active mainly in the court of Alfonso II d'Este of Ferrara.
He is nicknamed il Bastaruolo (or il Bastarolo by authors writing in English), from a dialect term describing his father's profession selling foodstuffs, including corn (biade).
He painted the ceiling of the church of the Gesu in Ferrara, a work started by Giovanni Francesco Surchi.
Giuseppe Mazzuoli was reportedly a pupil of Dosso Dossi, and the teacher of Carlo Bononi and Domenico Monio.
Among his works were some altarpieces for the Cathedral of Ferrara.
Giuseppe Mazzuoli, dit Bastarolo (Ferrara 1536-1589)
"Ange Musicien avec Putto et Cupid"
Huil sur toile
Collection Particuliere.
Allégorie de la Maternité.
Giuseppe Mazzuoli dit Bastarolo, dont le maniérisme est fondamental dans la seconde moitié du XVIe siècle, a été actif à la cour d'Alphonse II d'Este à Ferrare.
Le Bastarolo ( Joseph Mazzuoli), dont le pinceau est lent et le style étudié, est moins connu qu'il ne le merite.