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Fondazione Memoriale della Shoah di Milano
It is a place symbolizing the deportation of the Jews and other persecuted peoples to concentration or death camps. It is a place for memory and awareness, a multifunctional center for conferences, seminars and exhibitions so that past atrocities will never find refuge in oblivion. Most importantly, it is a venue for dialogue and interchange among cultures, teaching the new generations to overcome linguistic, cultural and social barriers so that the extremes of brutality witnessed in the twentieth century—the Shoah being the absolute nadir of human barbarity—can never happen again.
“In Jewish tradition, the command to remember is absolute. But its obligation does not end with the cognitive act of memory—it must be connected to both meaning and action. Today, we for whom the memory is burned in our hearts and on our flesh gather to pass the torch of memory to the next generation. We pass to you, as well, the fundamental lesson of Judaism: that memory must be accompanied by action of ethical and moral intent. This must be the foundation and the focus of your energies toward the creation of a better world.” (Yad Vashem)
Esso è dunque un luogo simbolo della deportazione degli ebrei e degli altri perseguitati verso i campi di concentramento e di sterminio. Ma anche luogo di memoria e di conoscenza; un centro polifunzionale dove ospitare incontri, dibattiti, mostre per ricordare le atrocità del passato e, soprattutto, dove creare occasioni di dialogo e di confronto fra le culture e per educare i giovani a superare le barriere linguistiche, culturali, sociali e perché la barbarie del XX secolo che vide nella Shoah il segno del massimo degrado dell’umanità, non possa ripetersi.
"Nella tradizione ebraica l'ordine di ricordare è categorico. Questo dovere, però, non si esaurisce con l'atto cognitivo del ricordare, ma deve essere connesso sia al suo significato, sia all'azione che esso implica. Oggi noi che abbiamo il ricordo inciso nei nostri cuori e nella nostra carne, dobbiamo passare la fiaccola della memoria alla prossima generazione. Vi tramandiamo anche la lezione fondamentale dell'ebraismo, quella per cui l'esercizio della memoria deve andare di pari passo con fini etici e morali. Questo deve essere il fondamento e il fulcro delle vostre energie per poter creare un mondo migliore." (Yad Vashem)
Memorialeshoah.it
Fondazione Memoriale della Shoah di Milano
It is a place symbolizing the deportation of the Jews and other persecuted peoples to concentration or death camps. It is a place for memory and awareness, a multifunctional center for conferences, seminars and exhibitions so that past atrocities will never find refuge in oblivion. Most importantly, it is a venue for dialogue and interchange among cultures, teaching the new generations to overcome linguistic, cultural and social barriers so that the extremes of brutality witnessed in the twentieth century—the Shoah being the absolute nadir of human barbarity—can never happen again.
“In Jewish tradition, the command to remember is absolute. But its obligation does not end with the cognitive act of memory—it must be connected to both meaning and action. Today, we for whom the memory is burned in our hearts and on our flesh gather to pass the torch of memory to the next generation. We pass to you, as well, the fundamental lesson of Judaism: that memory must be accompanied by action of ethical and moral intent. This must be the foundation and the focus of your energies toward the creation of a better world.” (Yad Vashem)
Esso è dunque un luogo simbolo della deportazione degli ebrei e degli altri perseguitati verso i campi di concentramento e di sterminio. Ma anche luogo di memoria e di conoscenza; un centro polifunzionale dove ospitare incontri, dibattiti, mostre per ricordare le atrocità del passato e, soprattutto, dove creare occasioni di dialogo e di confronto fra le culture e per educare i giovani a superare le barriere linguistiche, culturali, sociali e perché la barbarie del XX secolo che vide nella Shoah il segno del massimo degrado dell’umanità, non possa ripetersi.
"Nella tradizione ebraica l'ordine di ricordare è categorico. Questo dovere, però, non si esaurisce con l'atto cognitivo del ricordare, ma deve essere connesso sia al suo significato, sia all'azione che esso implica. Oggi noi che abbiamo il ricordo inciso nei nostri cuori e nella nostra carne, dobbiamo passare la fiaccola della memoria alla prossima generazione. Vi tramandiamo anche la lezione fondamentale dell'ebraismo, quella per cui l'esercizio della memoria deve andare di pari passo con fini etici e morali. Questo deve essere il fondamento e il fulcro delle vostre energie per poter creare un mondo migliore." (Yad Vashem)
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