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La posizione

PER ESORCIZZARE UNA GIORNATA TESA E DI ATTESA..CERCO DI SORRIDERE.......ho trovato questo pezzo,mi sono permessa di accorciarlo un po'.

 

E che sia un BUON INIZIO settimana per tutti......soprattutto per TE.

 

MANTENERE LA POSIZIONE

Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo tanto

 

Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava:

“MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto”

e poi ti mostrava “la posizione” che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto con la tavolozza.

Quando “devi andare” in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne.

Finalmente tocca a te,

Entri e ti accorgi che non c’è la chiave (non c’è mai);

non importa…

Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c’è (non c’è mai),

non osi poggiarla sul pavimento, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com’è di cose, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perché non si sa mai.

Tornando alla porta…

Dato che non c’è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre finalmente assumi “la posizione”…

 

A questo punto cominciano a tremarti le gambe… perché sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo.

 

Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa “non sederti mai su un gabinetto pubblico!”, così rimani nella “posizione”,

Mantenere “la posizione” richiede grande concentrazione.

Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo…! non ce n’è….! (mai).

Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta.

E non appena lasci la porta, qualcunola spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno.

Allora urli “O-CCU-PA-TOOO!!!”, continuando in qualche modo a cercare il fazzolettino, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai

In questo preciso momento si spegne la luce automatica,

Riaccendi la luce, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo terribile

Ma la debacle non è finita… sei esausta, quando ti metti in piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone!

Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna

Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate, cosciente del fatto che hai passato un’eternità là dentro.

 

Finalmente raggiungi il tuo lui che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti spettava.

“Perché ci hai messo tanto?” ti chiede irritato.

“C’era molta coda” ti limiti a rispondere

 

E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l’altra ti tiene la porta e l’altra ti passa il kleenex da sotto la porta;

così è molto più semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo nel mantenere “la posizione”.

E la dignità

(L.LITTIZZETTO)

 

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Uploaded on June 15, 2015
Taken on January 25, 2015